Il ministro palestinese per i Prigionieri, Issa Qaraqe, ha accusato Israele di infettare intenzionalmente con dei virus i detenuti palestinesi nelle sue prigioni. «Le celle israeliane – ha detto il ministro in una conferenza a Ramallah – sono diventate un mezzo con il quale infettare intenzionalmente i prigionieri palestinesi e farli morire lentamente».
«Non è un segreto – ha proseguito – che negli ultimi anni abbiamo visto un incremento del numero di prigionieri colpiti da malattie infettive, soprattutto quelle del genere più pericoloso». «Solo negli ultmi quattro mesi – ha aggiunto Qaraqe – in almeno 10 prigionieri palestinesi è stato diagnosticato il cancro alla gola».
Il ministro ha anche accusato Israele di negare intenzionalmente le cure ai detenuti palestinesi malati, aggravando così il loro stato di salute. Negli ultmi mesi, molti detenuti palestinesi hanno cominciato uno sciopero della fame per chiedere migliori condizioni sanitarie. Secondo il ministero di Ramallah, sono circa 4.600 i palestinesi rinchiusi nelle carceri dello Stato ebraico. Tra loro si contano 12 donne e 180 bambini. Circa 1.400 hanno problemi di salute e in 80 casi si tratta di problemi gravi.