Le foto potrebbero portare gli ufficiali del governo siriano a essere processati per le torture inflitte ai prigionieri detenuti in carcere. E’ tutto contenuto nel rapporto pubblicato dal quotidiano britannico The Guardian e dalla Cnn, che conterrebbe le prove degli “omicidi sistematici” che hanno portato alla morte almeno 11mila detenuti, come riferito da tre importanti avvocati internazionali, con alle spalle l’esperienza dei tribunali speciali contro i crimini di guerra in Jugoslavia e Sierra Leone. Ma su tutta l’operazione aleggia l’ombra del Qatar, uno dei paesi che appoggia la rivolta contro Bashar Al Assad.
Le immagini e i documenti sono oltre 55mila, resi disponibili da un ex membro del regime. I tre esperti hanno visionato migliaia di fotografie di cadaveri e i file dove sono stati registrati i dettagli delle morti di persone tenute in regime di sorveglianza da parte delle forze di sicurezza del regime, nel periodo dal marzo 2011 fino allo scorso agosto. Le vittime erano per lo più giovani uomini, sui cui corpi sono evidenti i segni delle torture: corpi emaciati, lividi, segni delle torture, ad esempio sulla gola. Ad alcuni sono stati strappati gli occhi, altri hanno segni d strangolamento o di scariche elettriche.
Rapporto sulle torture in Siria