Istanbul in cammino per i sogni e la libertà
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Istanbul in cammino per i sogni e la libertà

Istanbul scende di nuovo in piazza domenica per dire no al governo di Erdogan e per riprendersi la città.

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19 Dicembre 2013 - 14.27


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Domenica 22 dicembre a Istanbul è prevista una grande manifestazione. Il popolo turco vuole gridare a gran voce “Istanbul è nostra!”. Gli organizzatori della marcia hanno detto che “la resistenza di Gezi è stata una protesta per opporci alla confisca degli spazi comuni”. Tutti ricordano le manifestazioni di qualche mese fa che hanno coinvolto tutta la Turchia, e hanno avuto una grande eco in tutto il mondo, per opporsi all’operato e al governo di Erdogan.

I cittadini di Istanbul tornano in piazza per festeggiare la loro vittoria: il parco di Gezi è salvo, grazie a chi ha lottato per tutti questi mesi.

“Marciamo – si legge in una nota degli organizzatori – contro la consegna dei quartieri proletari alle imprese immobiliari e all’Autorità di Edilizia Residenziale Pubblica; contro la distruzione delle foreste con “progetti faraonici” e la loro trasformazione in lussuosi complessi residenziali”.

E poi ancora per “dire no alla legge delle catastrofi naturali e la legge sulle aree 2-B, per il saccheggio irreversibile delle aree protette con valore storico e archeologico, per la vendita di scuole, ospedali, teatri, cantieri navali, e le stazioni ferroviarie per trasformarli in alberghi e centri commerciali. Diciamo no alla privatizzazione degli spazi pubblici, parchi e piazze, per il saccheggio delle linee costiere, discariche, e per l’appropriazione dei nostri Tfr”.

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