Spazio aereo negato e poi concesso: polemica Maduro-Usa

Dopo ore di tensione e polemiche, gli Stati Uniti hanno concesso al presidente venezuelano di sorvolare lo spazio aereo di Portorico nel suo viaggio verso la Cina.

Spazio aereo negato e poi concesso: polemica Maduro-Usa
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20 Settembre 2013 - 22.52


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Gli Stati Uniti hanno concesso al presidente del Venezuela Nicolas Maduro il permesso di sorvolare il loro territorio in occasione del suo viaggio in Cina previsto per sabato prossimo. Dopo un iniziale rifiuto Maduro aveva definito “grave” il divieto da parte degli Stati Uniti di sorvolo di Porto Rico nel viaggio che lo stesso presidente venezuelano intende compiere per raggiungere la Cina.

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Dopo un caldo lavoro diplomatico il dipartimento di Stato Usa ha autorizzato il successore di Chavez a volare nel cielo sopra Portorico nel suo viaggio verso la Cina. Le autorità di Washington si erano lamentate che la richiesta era arrivata solo ieri, invece dei normali tre giorni di preavviso. Il presidente Venezuelano può quindi tirare un sospiro di sollievo, dopo le dichiarazioni incandescenti rilasciate ieri alla notizia del rifiuto americano.

«È successa una cosa grave, un’aggressione, ci hanno impedito di sorvolare il territorio di Porto Rico, ci negano il permesso di andare in Cina», aveva sottolineato Maduro, paventando l’ipotesi di modificare la rotta del viaggio, «anche se più lunga», e senza escludere «misure diplomatiche» contro Washington.

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Maduro aveva anche accusato gli Usa di aver bloccato il rilascio dei visti necessari ad una delegazione venezuelana per partecipare all’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. «Non ci stiamo recando a New York come turisti o per una passeggiata, bensì per essere presenti in un organismo dell’Onu. Lei ha l’obbligo di dare un visto alla delegazione venezuelana», aveva sottolineato Maduro rivolgendosi al presidente Barack Obama.

Anche il presidente boliviano Evo Morales ha detto la sua definendo “criminale” il collega americano Barack Obama. La decisione di Washington, aveva sottolineato, rappresenta un “delitto di lesa umanità”. Morales aveva inoltre dichiarato di voler chiedere agli Stati membri dell’Alleanza bolivariana per le Americhe (Alba) di considerare la possibilità di non partecipare ai lavori dell’assemblea generale dell’Onu in programma a New York.

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