L’ex presidente egiziano, Hosni Mubarak, ha lasciato oggi pomeriggio la prigione di Tora, al Cairo, a bordo di un elicottero. Ad attendere la sua scarcerazione, un gruppo di sostenitori che hanno affollato l’area del piazzale antistante la prigione. Secondo una nota diffusa oggi dal governo egiziano, Mubarak dovrebbe scontare gli «arresti domiciliari» non presso la sua residenza di Sharm el Sheik, come ipotizzato in un primo momento, ma «presso l’ospedale militare di Maadi», al Cairo.
Mubarak, 85 anni, è atteso il prossimo 25 agosto al processo in cui deve difendersi dall’accusa di “istigazione alla violenza” contro i dimostranti in occasione delle manifestazioni della Primavera araba del 2011.
Nel frattempo, un corteo di un centinaio di giovani è sfilato stamattina nei pressi dell’ambasciata Usa al Cairo inneggiando contro la liberazione di Mubarak. “Non siamo Fratelli musulmani” era uno degli slogan scanditi dai giovani manifestanti.
La decisione finale sulla scarcerazione di Mubarak è stata assunta dal premier egiziano Hazem Beblawi, «nel suo ruolo di vicecomandante dell’esercito e non di primo ministro» ha chiarito la nota del governo egiziano.
Aperta inchiesta contro Tamarod – Il procuratore egiziano Hicham Barakat ha disposto l’apertura di una indagine dopo una denuncia presentata contro i leader di Tamarod (il movimento che ha di fatto aperto la strada alla deposizione del presidente Mohamed Morsi), Mahmud Badr, Mohamed Abdel Aziz, Hassan Chahin, per aver proposto di manifestare contro la liberazione di Hosni Mubarak.
La denuncia è stata presentata da un cittadino comune.
Il servizio dell’inviata di Rainews24 Lucia Goracci:
[GotoHome_Torna alla Home]
