Egitto, morti in Sinai: la Ue si riunisce

Venticinque poliziotti assaliti e giustiziati a sangue freddo in un attacco in stile jihadista. Oggi la riunione d'emergenza degli ambasciatori europei.

Egitto, morti in Sinai: la Ue si riunisce
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19 Agosto 2013 - 10.37


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Sono almeno 25 i membri delle forze di sicurezza egiziana, rimasti uccisi in un attentato a Rafah, nel nord del Sinai.

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I poliziotti sono stati fatti scendere dai due blindati che li trasportavano, fatti mettere in riga e giustiziati a sangue freddo. Lo hanno riferito fonti della sicurezza, mentre il ministero dell’Interno ha aggiornato il bilancio a 25 agenti morti e 2 feriti in gravissime condizioni.

L’attacco, in stile jihadista, è avvenuto vicino ad Abu Taqila. I poliziotti provenivano dal varco di Rafah, al confine con Gaza. Gli assalitori hanno inoltre distrutto i bus sparando alcuni razzi.

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Le esplosioni hanno investito due autobus a bordo dei quali viaggiavano i militari. Altri due soldati sono rimasti feriti nell’attacco.
Nella zona del Sinai sono molto frequenti ultimamente attacchi di fondamentalisti islamici alle truppe del Cairo.


Il bilancio dei morti

Circa 1000 morti in cinque giorni. Sono questi i numeri di un bilancio spaventoso in Egitto, dopo la linea dura decisa dal governo contro i manifestanti pro-Morsi.

Stando ai bilanci ufficiali, fino ad oggi il numero dei morti stimato dalle autorità è arrivato a quota 928, la maggior parte civili. Migliaia i feriti. E non è chiaro se in questa cifra le autorità annoverino anche gli oltre 270 cadaveri recuperati nella moschea al Iman del Cairo giovedì scorso.
Ieri 36 detenuti pro-Morsi sono morti, a quanto sembra, in un tentativo di evasione di 612 prigionieri: avrebbero tentato la fuga durante il trasferimento in carcere con un mezzo blindato, e poi sono rimasti asfissiati dai gas lacrimogeni lanciati dalla polizia. Lo ha confermato il ministero dell’Interno.
Ieri si sono anche registrati alcuni cortei spontanei degli islamisti, nonostante le sanguinose violenze di questi giorni abbiano indotto i fratelli musulmani ad annullare nuove manifestazioni.

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Sul fronte diplomatico stamani si terrà una riunione d’emergenza degli ambasciatori dei paesi europei che prepareranno il terreno all’imminente consiglio straordinario dei ministri degli Esteri che decideranno le misure da adottare per rivedere i rapporti diplomatici con l’Egitto.
Tra le opzioni c’è la possibilità di sospendere gli importanti programmi di cooperazione economica con Il Cairo. Lo scorso novembre l’Ue annunciò un pacchetto finanziario di oltre 5 milioni di euro in prestiti e aiuti, destinati a sostenere per due anni la transizione politica e lo sviluppo economico dell’Egitto. Al vaglio anche la possibilità di imporre un embargo alla vendita di armi.

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