«Due anni fa l’America è stata ispirata dal desiderio di cambiamento del popolo egiziano – ha spiegato il presidente in un messaggio audio diffuso alle 16,30 italiane – Dicemmo che il cambiamento non sarebbe arrivato rapidamente ma ci siamo allineati su una serie di principi: non violenza» ha detto il presidente americano.
«Morsi è stato eletto democraticamente ma il suo governo non includeva tutti», ha ricordato Obama. All’Egitto «restava l’opzione della riconciliazione, del percorso democratico». E invece ora si assiste all’esplosione delle violenze.
«Ci opponiamo alla legge marziale che nega i diritti ai cittadini mettendo in pericolo la liberta individuale, rivolgiamo le condoglianze alle famiglie dei morti».
«Confermiamo il nostro impegno per l’Egitto e il suo popolo, ma non può continuare l’uccisione di civili per strada», ha poi assicurato Obama, aggiungendo «confermiamo la notizia che stiamo annullando le esercitazioni militari previste per l’anno prossimo e chiederò ulteriori passi che potremmo adottare» successivamente. «Il popolo egiziano merita di più di quanto abbiamo visto negli ultimi giorni», ha proseguito il presidente americano.
Sono gli egiziani che devono determinare il loro futuro, ha proseguito Obama, gli Stati Uniti sono un partner dell’Egitto nella ricerca della democrazia. E gli Usa non si schierano con nessun partito o figura politica.
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