Hebron, bambino picchiato da un soldato (video)
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Hebron, bambino picchiato da un soldato (video)

Dopo il caso di Wadi, arrestato a 5 anni, l'esercito vessa ancora i minori palestinesi. L’Idf promette l’apertura di un’inchiesta.

Hebron, bambino picchiato da un soldato (video)
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5 Agosto 2013 - 09.36


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A poche settimane dal caso del [url”piccolo Wadi”]http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=80966&typeb=0&L’arresto-di-un-bambino-e-lo-specchio-della-follia-del-regime[/url], 5 anni di Hebron, arrestato dall’esercito israeliano insieme al padre, Shuhada Street e la cosiddetta zona H2 di Hebron tornano ad essere teatro delle violenze gratuite dell’IDF contro i bambini palestinesi.

La quotidianità ad Hebron, a volte documentata da un video o una foto che ricordano cosa significa vivere nella Città Vecchia di uno dei più importanti centri della Cisgiordania.

L’ultimo episodio in ordine di tempo è successo sabato intorno alle 16.30 di pomeriggio: nella colonia di Tel Rumeida un soldato israeliano picchia al volto un bambino e gli dà un calcio, mentre un suo commilitone tenta di fare lo stesso con un altro gruppo di bambini, fino alla fuga di uno di loro. Il video di poche decine di secondi – girato dall’International Solidarity Movement e postato su YouTube da Youth Against Settlements – dovrebbe portare all’apertura di un’indagine interna: il soldato, non ancora identificato, è secondo i media israeliano un comandante delle Brigate Kifr.

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Un portavoce dell’Idf ha emesso un comunicato ufficiale con il quale condanna il comportamento violento del soldato e dichiara l’apertura di un’inchiesta nei prossimi giorni. Ma come aveva dichiarato lo scorso anno lo stesso capo della polizia israeliana in Cisgiordania, quasi la totalità delle denunce sporte da palestinesi contro l’Idf o i coloni e delle inchieste come quella in questione si chiudono con un nulla di fatto.

A preoccupare l’esercito non è il timore di macchiarsi di reati odiosi, come picchiare un bambino, ma piuttosto quello di essere colti in flagrante dalle telecamere degli attivisti. Come successo nel caso di Wadi ad Hebron: il capo dell’unità militare giunto sul posto rimproverò i suoi soldati non per aver arrestato un bambino di appena 5 anni, ma per averlo fatto di fronte a degli internazionali.

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