Golpe o non golpe? Obama balbetta sull'Egitto
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Golpe o non golpe? Obama balbetta sull'Egitto

La Casa Bianca prende tempo prima di dire se la deposizione di Morsi sia stata frutto di un colpo di stato: no a giudizi precipitosi.

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8 Luglio 2013 - 20.01


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«È complesso determinare» se quanto accaduto in Egitto sia stato un colpo di stato. Lo ha affermato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, sottolineando che molti egiziani non ritengono che si sia trattato di un colpo di stato. La Casa Bianca si consulterà con il Congresso sull’Egitto.

Il portavoce della Casa Bianca ha aggiuto: “non riteniamo che sia nel nostro interesse prendere una decisione o fare una valutazione precipitosa”. In sintesi Carney ha fatto capire che Washington si prenderà tutto il tempo che vuole per decidere. In questo modo avrà una forte arma di pressione per dissuadere i militari dall’esagerare.

L’attendismo degli Stati Uniti è dovuto al fatto che Washington non ha nessuna intenzione di sospendere gli aiuti militari verso un esercito che si è sempre dimostrato amico degli Usa.

La Casa Bianca invita l’esercito alla moderazione – Gli Usa hanno invitato le autorità che stanno gestendo la transizione in Egitto ad «evitare rappresaglie, arresti indiscriminati e la censura dei media».

Gli Stati Uniti puntano a un ritorno alla stabilità in Egitto e nell’area, ha detto da parte sua il portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki, sottolineando che i dimostranti in Egitto dovrebbero agire in modo pacifico.

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