Un amico del killer di Londra rivela: gli 007 volevano reclutarlo

Intervistato e poi arrestato un amico di uno dei due assassini di Lee Rigby, il fuciliare brutalmente ucciso mercoledì scorso a Londra.

Un amico del killer di Londra rivela: gli 007 volevano reclutarlo
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25 Maggio 2013 - 11.26


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È stato intervistato e poi arrestato un amico di uno dei due assassini di Lee Rigby, il 25enne fuciliere, ucciso mercoledì scorso a Londra a colpi di machete.
L’uomo, Abu Nusaybah, conosceva bene Michael Adebolajo, l’uomo finito sulle prime pagine dei giornali e dei siti di tutto il mondo, mentre minacciava l’Occidente dicendo: «Non sarete mai al sicuro». Quello stesso uomo, ha raccontato Abu Nusaybah alla Bbc, era stato contattato dal MI5, l’intelligence britannica, che voleva farne un suo informatore. Nusaybah è stato arrestato dopo l’intervista.

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Secondo l’amico, sei mesi fa i servizi approcciarono Adebolajo. Dapprima gli chiesero se conoscesse certe persone, e dopo la sua risposta negativa, gli offrirono di collaborare. Ma Adebolajo rifiutò l’offerta. Nel corso dell’intervista al programma Newsnight della Bbc, Abu Nusaybah ha spiegato di aver trovato l’amico cambiato dopo un periodo di detenzione in Kenya. Adebolajo gli avrebbe riferito di essere aver subito abusi. Poi, al suo ritorno dall’Africa, l’MI5 avrebbe iniziato a seguirlo.

«Non mi hanno lasciato in pace», avrebbe confessato all’amico Adebolajo, ora in ospedale insieme al suo complice per le ferite riportate dopo lo scontro a fuoco con la polizia seguito all’omicidio di mercoledì scorso a Woolwich, nel sud-est di Londra. «Funzionari del servizio di sicurezza britannico hanno bussato alla sua porta – è il racconto – inizialmente gli hanno chiesto se conosceva alcune persone. Alla sua risposta negativa, gli hanno chiesto se era interessato a lavorare per loro. Lui però è stato esplicito nel rifiutare».

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Alla Bbc, Nusaybah ha anche ammesso di essere a conoscenza della partecipazione di Adebolajo alle attività del gruppo estremista al-Muhajiroun (“gli emigranti”), bandito dalle autorità britanniche. Adebolajo fu fotografato in più manifestazioni di odio organizzate dal gruppo, che attirò su di sè le attenzioni dei servizi subito dopo gli attentati dell’11 Settembre 2001, quando inscenò eventi per celebrare le gesta degli attentatori che dirottarono gli aerei schiantatisi poi su New York, Washington e la Pennsylvania. Ma assistere a quelle manifestazioni, sottolineano oggi i servizi di intelligence, non è abbastanza per mettere qualcuno sotto sorveglianza.

La Bbc ha precisato di non disporre di conferme indipendenti al presunto approccio degli 007 con quello che era già noto essere un estremista islamico, ma le affermazioni di Nusbayah sono destinate ad alimentare le polemiche sugli errori di valutazioni commessi dai servizi segreti che, pur avendo raccolto informazioni sui due futuri assassini, non li reputarono un minaccia.

Dopo l’intervista, la Bbc non ha ottenuto nessun commento dai servizi britannici. Scotland Yard ha invece confermato che Nusaybah, 31 anni, è stato arrestato venerdì sera perché sospettato di terrorismo, l’arresto non è direttamente collegato all’assassinio del soldato Rigby.

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