Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha evocato la prospettiva di nuovi raid israeliani in Siria, impegnandosi ad agire per evitare che armi sofisticate arrivino nelle mani di Hezbollah o di altri gruppi.
Intervenendo alla consueta riunione settimanale del gabinetto di governo, il premier Netanyahu non ha fatto alcun riferimento esplicito agli attacchi di inizio maggio in Siria, ma ha chiarito che Israele è pronto a intervenire in futuro e ha aggiunto che si sta preparando «a ogni scenario» nel conflitto siriano.
«Agiremo per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani anche in futuro – ha detto Netanyahu, descrivendo le azioni del governo come – responsabili, determinate e di alto livello». Israele non ha mai confermato ne smentito di aver attaccato e distrutto i missili iraniani custoditi alle porte di Damasco nella clamorosa operazione condotta a inizio maggio.
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