Avrebbe ucciso 300 pazienti, arrestata un'anestesista brasiliana

L'hanno soprannominataa il Dottor Morte, potrebbe aver ucciso 300 pazienti. Lei nega, ma un infermiere la accusa: credeva di essere Dio.

Avrebbe ucciso 300 pazienti, arrestata un'anestesista brasiliana
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28 Marzo 2013 - 09.28


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Una anestesista brasiliana accusata di aver ucciso sette pazienti in terapia intensiva per liberare posti letto in un ospedale evangelico potrebbe essere responsabile della morte di altri 300 degenti, secondo un ispettore inviato dal ministero della salute.

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Virginia Helena Soares de Souza, 56 anni, è accusata di aver iniettato un miorilassante, il Pavulon, e di aver ridotto la somministazione di ossigeno ad almeno sette pazienti in terapia intensiva, provocandone la morte per asfissia. «Il numero potrebbe aumentare, abbiamo già identificato 20 casi similari e dobbiamo analizzarne altri 300», ha detto alla Globo Tv Mario Lobato, inviato dal ministero della salute per fare luce sulle “morti sospette” verificatesi nell’ospedale evangelico di Curitiba, nello stato meridionale di Paranà.

La dottoressa Soares De Souza è stata arrestata il 19 febbraio scorso, assieme ad altri sette componenti della sua equipe medica, ma è stata scarcerata giovedì scorso, in attesa che il giudice formalizzi i capi d’imputazione. La procura ha chiesto oggi un nuovo ordine di arresto nei confronti dell’anestesista per il rischio di inquinamento delle prove. Ma il legale della professionista, Elias Mattar Assad, ha respinto le accuse, affermando che non vi sono prove dei presunti omicidi, e ha annunciato che proverà l’innocenza della propra assistita, che si dichiara non colpevole.

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A inchiodare il medico ci sono però le dichiarazioni di un infermiere, Silvio de Almeida, che a Globo Tv ha rivelato: «Lei si sentiva Dio. Faceva quello che voleva e anche altri tre medici agivano come lei». La dottoressa Soares De Souza era a capo dell’unità di terapia intensiva dell’ospedale evangelico di Curitiba dal 2005 e gli ispettori del ministero hanno annunciato che passeranno in rassegna i quasi duemila casi di morte avvenuti durante tale periodo.

La procura federale brasiliana ha aperto una inchiesta sulle spese sostenute dalla presidente Dilma Rousseff e dalla numerosa delegazione brasiliana giunta a Roma in occasione dell’inaugurazione del pontificato di papa Francesco. La procura ha spiegato che è necessario verificare se ci sono state «eventuali irregolarità relative alle spese e al numero delle persone al seguito» della presidente Rousseff.

Le opposizioni avevano criticato la scelta di Rousseff e della delegazione brasiliana di alloggiare all’hotel Excelsior, in via Veneto, anziché nella rappresentanza diplomatica di piazza Navona. Il senatore di opposizione Alvaro Dias ha definito contraddittoria la scelta di Rousseff di alloggiare in un hotel di lusso per partecipare all’intronizzazione di un papa «che predica l’austerità». Secondo il quotidiano “Folha de Sao Paulo”, la delegazione brasiliana a Roma ha riservato 52 camere dell’hotel ed ha noleggiato 17 vetture con autista.

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