Iran, spiraglio di accordo sul nucleare

Chiuso l’incontro tra Teheran e il gruppo dei 5+1. Tutto rimandato a marzo, ma per la prima volta si parla di «punto di svolta» nel negoziato sul programma nucleare.

Iran, spiraglio di accordo sul nucleare
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28 Febbraio 2013 - 11.05


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I negoziati sul programma nucleare iraniano non si interrompono. Ieri i rappresentati iraniani e i diplomatici delle sei potenze mondiali – Stati Uniti, Gran Bretagna, Cina, Russia, Francia e Germania – si sono incontrati in Kazakistan, in un meeting che alla vigilia era stato definito “l’ultima spiaggia”. Un eventuale fallimento dei colloqui tra Iran e il gruppo del 5+1 avrebbe gravi conseguenze, secondo molti osservatori internazionali.

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Ieri il fallimento non è arrivato, ma nemmeno un primo concreto spiraglio di soluzione: tutto rimandato a marzo. I negoziatori sono però usciti dall’incontro con rinnovato ottimismo: il dialogo è giunto “ad un punto di svolta”, dopo anni di sforzi diplomatici e politici, volti soprattutto a frenare le velleità belliche del premier israeliano Netanyahu.

Tra poche settimane, si terrà un nuovo round: a marzo una prima consultazione tecnica e poi un altro tavolo del negoziato a partire dal 5 aprile, sempre in Kazakistan. La decisione di riprendere subito gli incontri sarebbe frutto di un dialogo definito “utile” da entrambe le parti.

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Da parte sua Teheran rivendica il diritto di utilizzare le centrali nucleari per fini pacifici ed esclusivamente economici, dall’altra Israele e i poteri occidentali vedono nel programma nucleare solo finalità belliche. Ieri il capo negoziatore di Teheran, Saeed Jaliki, ha detto che il suo governo non ha ancora ricevuto da parte del gruppo 5+1 proposte accettabili, che conducano ad un accordo in grado di sospendere le sanzioni economiche e finanziarie contro il regime iraniano.

Ma si è comunque detto soddisfatto: i due giorni di meeting avrebbero comunque riaperto la porta della soluzione diplomatica, che sembrava definitivamente morta lo scorso anno dopo i vani incontri di Mosca. “Nonostante l’atteggiamento degli ultimi otto mesi – ha detto Jalili – stanno tentando di avvicinarsi al nostro punto di vista. Un passo positivo. Se veramente modificheranno il loro approccio e si presenteranno al tavolo del negoziato con una strategia volta alla cooperazione, si tratterà di un punto di svolta”.

Cauto ottimismo anche in casa statunitense: il segretario di Stato John Kerry si è detto soddisfatto dell’incontro con Teheran. “Se l’Iran si impegna con serietà, allora il dialogo può aprire la strada ad un negoziato e ad un accordo di lungo termine”, ha detto Kerry alla stampa. Nena News

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