La National rifle association americana, che da sempre si batte affinché la detenzione delle armi negli Usa sia libera, va all’attacco del presidente Barack Obama, il primo che sta prendendo il toro per le corna proponendo una legge che limiti la circolazione delle armi nel paese. E lo fa prendendolo “al cuore”. Cioè mettendo di mezzo le sue figlie, Malia e Sasha. Da ieri nelle televisioni americane si vede uno spot commissionato dalla Nra che non le manda a dire: “I suoi figli sono più importanti dei nostri?”.
Inizia così lo spot. E prosegue “e allora perché sono così scettici nell’assicurare la protezione con le armi delle nostre scuole?”. E prosegue: “Le figlie del presidente Obama sono sotto tutela dei servizi segreti”.
Insomma un vero e proprio ribaltamento dei termini – si potrebbe dire che le due figlie del presidente sono molto più a rischio, loro malgrado, degli altri bambini americani a causa del lavoro del padre – ma che è abbastanza populista da avere un sicuro successo.
