La Siria passa al contrattacco e chiude il proprio spazio aereo ai voli della compagnia Turkish Airlines. A renderlo noto l’agenzia di stampa di Stato siriana Sana. La decisione di Damasco segue a quanto accaduto mercoledì notte, quando le autorità turche hanno [url”intercettato un volo”]http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=37241&typeb=0&Loid=200&Turchia-blocca-aereo-siriano–Trasporta-armi-[/url] di linea siriana e lo hanno costretto all’atterraggio accusandolo di trasportare armi .
L’Airbus, con a bordo 35 passeggeri, era decollato da Mosca ed era diretto a Damasco. Un evento che non ha fatto che scaldare la già bollente tensione tra Turchia e Siria. È della scorsa settimana la decisione del Parlamento turco di riconoscere al premier Erdogan il potere assoluto di muovere truppe al confine con la Siria e di avviare operazioni militari nel caso di bisogno.
E proprio Erdogan, ieri, dopo una conferenza internazionale a Istanbul alla presenza di inviati della Lega Araba e delle Nazioni Unite, ha duramente criticato l’ONU – e in particolare il Consiglio di Sicurezza – per l’incapacità di porre fine alla crisi siriana, limitandosi a fare da testimone ad una tragedia umanitaria. A bloccare risoluzioni del Consiglio di Sicurezza contro il regime di Assad è il veto di Cina e Russia, che ritengono necessario agire tramite una transizione politica che coinvolga lo stesso presidente. Perché la crisi siriana non è una rivoluzione anti-regime, ma una guerra civile.
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