Inizia oggi una nuova settimana di proteste in Grecia, contro il pacchetto di austerità richiesto dai
creditori internazionali, in cambio della nuova tranche di aiuti da 31,5 miliardi di euro. La settimana inizia con lo sciopero di 24 ore dei giornalisti, mentre mercoledì sarà sciopero generale di 24 ore proclamato dai principali sindacati, sia del pubblico che del privato, e quindi si fermeranno, tra gli altri,
i dipendenti di sanità e pubblica istruzione, i funzionari dell’erario, delle banche e delle Autonomie locali. Allo sciopero aderiscono anche i giudici, che interromperanno le sedute per cinque ore.
I sindacati hanno in programma alle ore 11.00 di mercoledì una manifestazione di protesta nella
centralissima piazza di Pedion tu Areos. Anche le navi e i traghetti rimarranno attraccati nei porti dopo la decisione della Federazione nazionale dei Lavoratori Marittimi di aderire allo sciopero. I lavoratori dei treni urbani dovranno decidere oggi i modi della loro partecipazione allo sciopero generale, mentre la metropolitana della Capitale funzionerà per tutta la giornata dello sciopero, per facilitare gli spostamenti di coloro che vogliono partecipare alle manifestazioni.
Sul fronte della sanità, continuano i disagi per coloro che necessitano di medicinali a causa della decisione degli Ordini dei farmacisti di non concedere dei medicinali agli assistiti dell’Ente nazionale per la Prestazione dei Servizi Sanitari (Eopyy), se prima lo Stato non provvederà al pagamento degli
arretrati alle farmacie.