È durata davvero poco la tregua entrata in vigore ieri pomeriggio a Tripoli, città nel nord del Libano teatro da lunedì di scontri tra fazioni rivali sunnite e alawite. Riporta l’agenzia d’informazione Nna che si registrano scontri sporadici nei quartieri di Jabal Mohsen e Bab al-Tebbaneh tra gruppi di sostenitori e oppositori del regime siriano di Bashar al-Assad. Alcuni cecchini avrebbero aperto il fuoco lungo la strada che da Tripoli porta ad Akkar.
Negli scontri di questa mattina sarebbero almeno 12 le persone sono morte e oltre 100 ferite e per riportare la calma sono intervenute le unità dell’Esercito. A Jabal Mohsen vivono per lo più alawiti,
sostenitori di Hezbollah (notoriamente appoggiato da Damasco e Teheran) e di conseguenza del regime di Assad. Nel quartiere di Bab al-Tabbane la maggior parte dei residenti è invece sunnita, sostiene le forze politiche antisiriane del Libano e l’opposizione al regime di Damasco.