Il ministro di Quito: accuse ridicole ad Assange
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Il ministro di Quito: accuse ridicole ad Assange

Il responsabile degli esteri dell'Ecuador, paese a cui l'australiano ha chiesto asilo politico smonta le accuse contro il fondatore di Wikileaks.

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5 Luglio 2012 - 12.36


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Difficile dire se il “parere” del ministro degli Esteri serva a (pre)annunciare la concessione dell’asilo politico. Fatto sta che Ricardo Patino, Guardasigilli del governo ecuadoregno, intervistato dai giornalisti internazionali, ieri ha detto la sua sul caso-Assange. Sul caso cioè del fondatore di Wikileaks, che dall’Inghilterra stava per essere estradato in Svezia (dove è accusato di violenza da due donne) e da lì, molto probabilmente sarebbe stato “trasferito” in America. Dove l’attenderebbe un processo per l’accusa di diffusione di segreti miliari. Un iter giudiziario interrotto dalla richiesta di Assange di asilo politico all’Ecuador, nella cui ambasciata londinese si è rifugiato.

Come detto, il governo di Quito ancora non ha deciso se accogliere o meno le richieste di Assange. Fanno ben sperare comunque le parole del ministro Patino: “Le accuse di stupro a Julian Assange sembrano davvero ridicole. Personalmente penso che tutto questo sia esilarante”.

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