Resteranno formalmente sempre in stato di detenzione, ma non più in galera. Procedura in corso, decisione presa. Di fatto, l’avvio della concessione degli “arresti domiciliari” che vedrà presto i due militari ospiti della nostra delegazione diplomatica. Suolo italiano, domicilio provvisorio, in attesa del terzo passaggio: la concessione della libertà provvisoria.
L’obiettivo era stato concordato da qualche tempo e anticipato da molti quotidiani dello Stato di Kerala, come riferito da Globalist. Ma forse la presenza di troppe telecamere e fotoreporter sta ritardando il trasferimento fisico dei due Marò. Non è escluso che quanto già deciso possa avvenire tra qualche ora, in India col buio della notte.
Prudenza rispetto alla graduale retromarcia verso la soluzione di un pasticcio nato da qualche furberia e opportunismo politico-propagandistico locale. Ora è stata derubricata l’ipotesi di reato grazie alla “donazione” italiana ai familiari dei pescatori rimasti uccisi. Poi i pronunciamenti della Corte suprema indiana che, ha accolto i ricorsi italiani.
