Cina: nessuno violi diritti dei contadini sulla terra
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Cina: nessuno violi diritti dei contadini sulla terra

Parola del premier cinese Wen Jiabao che, all'indomani delle elezioni nel villaggio di Wukan, diventa il simbolo della rivolta popolare contro gli espropri delle terre.

Cina: nessuno violi diritti dei contadini sulla terra
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redazione Modifica articolo

5 Marzo 2012 - 16.23


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I diritti rivendicati dai contadini sulle loro terre “non devono essere violati”. E’ quanto ha dichiarato oggi il premier cinese Wen Jiabao davanti al Parlamento, all’indomani delle elezioni municipali svoltesi nel villaggio di Wukan, diventato il simbolo della rivolta popolare contro gli espropri delle terre.

Nel suo discorso di apertura dell’ultima sessione parlamentare sotto l’attuale leadership cinese, Wen ha sottolineato la necessità di tutelare i diritti vantati dai contadini: “I diritti degli agricoltori sulla terra su cui lavorano per contratto, su cui sorge la loro casa, sono diritti di proprietà riconosciuti dalla legge e questi diritti non devono essere violati da nessuno”.

Wen ha garantito che i terreni agricoli verranno posti “sotto stretta protezione” e che il governo fisserà delle norme sui “risarcimenti per esproprio della terra rurale collettiva”. Gli espropri della terrà rappresentano oltre il 65% degli “incidenti di massa” registrati nella Cina rurale. Ieri, il villaggio di Wukan, nella ricca provincia del Guangdong, ha eletto il proprio comitato municipale, dopo le proteste del dicembre scorso contro i dirigenti comunisti locali, accusati di appropriarsi illegalmente delle terre a fini di lucro.

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