Loro se ne interessano poco, ovviamente, o almeno così dicono. Ma è molto significativo che il Kuala Lumpur War Crimes Tribunal abbia deciso all’unanimità di condannare George Bush e Tony Blair per crimini contro l’umanità. I due “statisti” non hanno mandato loro legali rappresentanti alle numerose udienza, prive di valore legale ovviamente. Ma i cinque giudici, tutti con titoli accademici, sono giunti al verdetto unanime che la guerra d’invasione dell’Iraq è stata illegale, che le prove addotte a carico del regime si sono dimostrate false, che la legalità internazionale è stata violata intenzionalmente. E hanno inviato i risultati del loro lavoro al tribunale dell’Aja contro i criminali di guerra, dove (giustamente a nostro avviso) carte su Bush j. e Blair si troveranno dunque a non troppa distanza da altre carte, sul sudanese Bashir o sul serbo Milosevic. Perché l’unica differenza che c’è tra costoro è che Bush e Blair non hanno dimostrato disprezzo per la vita dei propri concittadini, ma solo per quelli di altri paesi.
La decisione del Tribunale di Kuala Lumpur non ha valore legale, ci mancherebbe. Bush e Blair possono dormire sonni tranquilli. Ma nel giorno dell’anniversario dell’assassinio di J.F.Kennedy qualcuno si è ricordato che loro erano culturalmente con l’altra America.