Scommesse illegali, nuova bufera sul calcio italiano: coinvolti dodici giocatori di Serie A

Sulla base delle informazioni emerse dai telefoni sequestrati nell’ottobre 2023 dalla Guardia di Finanza di Torino a Sandro Tonali e a Nicolò Fagioli, entrambi già sanzionati la Procura di Milano ha aperto un nuovo filone d’indagine.

Scommesse illegali, nuova bufera sul calcio italiano: coinvolti dodici giocatori di Serie A
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11 Aprile 2025 - 11.57


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Sulla base delle informazioni emerse dai telefoni sequestrati nell’ottobre 2023 dalla Guardia di Finanza di Torino a Sandro Tonali (attualmente in forza al Newcastle) e a Nicolò Fagioli (oggi alla Fiorentina), entrambi già sanzionati per il caso calcioscommesse e rientrati in attività dopo la squalifica, la Procura di Milano ha aperto un nuovo filone d’indagine. Secondo quanto riportato da Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera, una dozzina di calciatori di Serie A sarebbe finita sotto inchiesta per aver effettuato puntate su piattaforme di scommesse non autorizzate.

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L’indagine, che si concentra sul periodo compreso tra il 2021 e il 2023, ha portato al sequestro di circa un milione e mezzo di euro e all’avanzamento di cinque richieste di arresti domiciliari. Nessuno degli atleti avrebbe truccato partite, ma avrebbe principalmente scommesso su altri sport. A livello penale, le conseguenze risultano piuttosto lievi: si tratterebbe di una semplice contravvenzione che può essere risolta con un pagamento di circa 250 euro, tramite oblazione. Tuttavia, sul piano disciplinare, la questione potrebbe pesare ben di più, qualora la Procura della FIGC decidesse di acquisire gli atti e far scattare la giustizia sportiva.

Nel mirino anche due presunti gestori di siti illegali, Tommaso De Giacomo e Patrick Fizzera, che avrebbero avuto il supporto di tre amministratori di una gioielleria milanese — Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini — usata come “banca occulta” per regolare i flussi di denaro legati alle scommesse. Il meccanismo prevedeva che i calciatori ottenessero credito dai promotori del giro di scommesse, e una volta accumulati debiti significativi, venivano indirizzati alla gioielleria per simulare l’acquisto di orologi di lusso. I pagamenti, tracciabili tramite bonifici, sembravano regolari, ma i preziosi rimanevano nei locali, mentre gli sportivi uscivano solo con la fattura “pulita”.

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Secondo gli investigatori, le dichiarazioni rese da Tonali sarebbero state più trasparenti rispetto a quelle di Fagioli, il quale avrebbe negato di aver coinvolto altri colleghi o di aver ricevuto premi sotto forma di bonus. Una versione che però sarebbe smentita da quanto emerso dall’analisi dei dispositivi sequestrati.

Chi sono i calciatori coinvolti

Tra i nomi citati dal Corriere della Sera figurano:

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  • Alessandro Florenzi, difensore del Milan e protagonista con la Nazionale all’Europeo vinto nel 2021;
  • Nicolò Zaniolo, all’epoca dei fatti attaccante della Roma, ora alla Fiorentina;
  • Mattia Perin, portiere della Juventus;
  • Weston McKennie, centrocampista statunitense della Juve;
  • Leandro Paredes e Ángel Di María, ex juventini e campioni del mondo con l’Argentina;
  • Raoul Bellanova, ora all’Atalanta, ma all’epoca in forza a Inter e Torino;
  • Samuele Ricci, centrocampista del Torino, in passato all’Empoli;
  • Cristian Buonaiuto, oggi al Padova, ma durante il periodo in esame alla Cremonese;
  • Matteo Cancellieri, ora al Parma, ma precedentemente tra Lazio ed Empoli;
  • Junior Firpo, difensore dominicano attualmente al Leeds United;
  • e perfino il tennista Matteo Gigante.

A completare il quadro, ci sarebbe un’altra decina di soggetti non legati al mondo dello sport.


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