di Francesca Anichini
Un grandissimo argento quello conquistato nella finale del quattro di coppia di canottaggio composto da Luca Chiumento, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili. Una medaglia strappata coi denti, a lungo contesa con la Polonia e con la Gran Bretagna, mentre l’equipaggio olandese staccava tutti andando a prendersi l’oro. Con un distacco di +2″40 sull’Italia e +2″59 sulla Polonia, la squadra dei Paesi Bassi ha confermato la sua superiorità, lasciando agli azzurri la soddisfazione di un argento che, nonostante tutto, alimenta il bottino complessivo di questa edizione dei Giochi.
L’Italia ci ha provato a restare nella scia degli olandesi, che all’altezza dei 500 metri conservavano un mezzo secondo di vantaggio. Ed è proprio qui che il quattro di coppia ha scelto di pagare lo sforzo iniziale quando la Polonia è rientrata di prepotenza prendendo la seconda posizione.
Quando tutto sembrava perduto, al passaggio sulla linea dei 1500 metri, l’Italia ha ritrovato smalto e determinazione: ha lasciato dietro di sé i polacchi, ha tenuto botta rispetto al rientro della Gran Bretagna e ha messo le mani su una medaglia, anche perché alle spalle del terzetto di testa c’era il vuoto. Olanda imprendibile, ma gli alteti azzurri ce l’hanno fatta a conquistare l’argento.
Tornare sul podio della specialità dopo 16 anni ha un sapore particolarmente dolce. Essere riusciti a scalare le classifiche e a rientrare nell’élite mondiale del canottaggio rappresenta un grande traguardo per l’Italia, che non solo conferma la grande tradizione del canottaggio italiano, ma aggiunge un’altra pagina gloriosa alla storia dello sport tricolore.
