Sono trentamila, secondo la Questura, le persone presenti al funerale di Gigi Riva alla Basilica di Bonaria, a Cagliari. Tra loro ci sono anche i bambini della scuola calcio fondata alla fine degli anni Settanta proprio da Gigi Riva.
Tanti gli ex giocatori cagliaritani presenti: Zola, Matteoli, Pusceddu, Suazo, Selvaggi, Conti e tanti altri. Il ministro dello Sport Abodi è assieme al presidente del Coni Malagò.
Buffon e Spalletti guidano la delegazione azzurra, con loro anche Tardelli, Cannavaro, Peruzzi e Amelia. Poi Claudio Ranieri con Cossu, Muzzi e tutti i giocatori della prima squadra.
A lato Pisacane con la Primavera e le giovanili del Cagliari. In una navata laterale centinaia di sindaci da tutta la Sardegna con un monitor a loro dedicato. Fuori una folla oceanica in silenzio che si è concessa solo qualche applauso al passaggio del feretro.
«In questi giorni abbiamo ricordato i meriti dello sportivo e ammirato la grandezza dell’uomo, la sua generosità e riservatezza». Così nella sua omelia l’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ha ricordato Gigi Riva. «Un uomo che si lasciava leggere con schiettezza». «Ha trovato in questo popolo – ha detto – una dimora bella, sempre piena di calore, del rispetto e di cui ha voluto condividere la bellezza del cammino, le strade e l’odore del mare. Riva si è sentito parte di questo popolo che l’ha accolto come figlio prediletto e che l’ha amato devotamente, pieno di gratitudine. Corri di nuovo caro Gigi, corri e guarda in alto», ha aggiunto Baturi durante le esequie. «Vivi nella pace».
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