De Laurentiis: se non mi vendono lo stadio vado a Caserta
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De Laurentiis: se non mi vendono lo stadio vado a Caserta

Il presidente del Napoli dà l'ultimatum al sindaco De Magistris: altrimenti ci sono già a disposizione 60 ettari.

De Laurentiis: se non mi vendono lo stadio vado a Caserta
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16 Luglio 2013 - 10.54


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“Al sindaco De Magistris ho dato tempo fino al 31 luglio, se non vuole vendermi lo stadio San Paolo andrò a costruirlo a Caserta dove sono già pronti 60 ettari di terreno”.

Nel Forum sul fair play finanziario svoltosi in serata nel Teatro comunale di Dimaro, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare del tema stadio. E ha aggiunto che De Magistris ha dato tempo fino al 31 luglio per dargli una risposta sull’acquisto dello stadio, avendo già pronti a Caserta 60 ettari di terreno.

“Il sindaco fa il sindaco – ha continuato De Laurentiis – e quindi è ignorante in materia di sport. La prossima legge dirà che il Comune dovrà cedere a una cifra simbolica, forse un euro, l’impianto al club se si occuperà della ristrutturazione dell’impianto. La Juventus ha sfruttato Sport Five. Io non devo parlare con l’assessore allo sport, ma con il sindaco. Il sindaco si informasse, così può leggere le leggi. Il sindaco è molto antico, non mi ha voluto far togliere la pista d’atletica leggera. Io sono proteso verso il futuro”.

“Caserta sarà servita bene dal punto di vista dei trasporti. Sarà un tempio del calcio. Non voglio soldi dal sindaco e dalla città. Il sindaco non ha un sufficiente peso politico per governare la città al 100%”. “Vorrei fare un incontro serenissimo con il consiglio comunale – ha concluso il presidente – Facciamo un dibattito per la città, non per gli interessi personali. Se lavoriamo bene tuteliamo anche gli interessi personali”.

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