A Venezia presso il palazzetto Bru Zane si celebra Georges Bizet, uno dei più grandi compositori e musicisti francesi. Il festival per commemorare i 150 anni dalla sua morte durerà fino al 16 maggio.
Nel ricordare Bizet non si può non citare una delle sue opere più famose: la Carmen. Un capolavoro che ha anche generato uno screzio fra due artisti famosi del Novecento ovvero il regista Charlie Caplin e il grande tenore Italiano Enrico Caruso.
Come riporta Luciano Fioramonti all’Ansa, questa opera infatti è approdata nel mondo del cinema con più di cento versioni cinematografiche diverse durante la prima metà del Novecento. In occasione dei cineconcerti su Bizet proposti dal Palazzetto Bru Zane-Centre de musique romantique française, lo storico del cinema Marco Bellano ha raccontato che Carmen era il personaggio ideale per le attrici che all’epoca avrebbero contribuito alla nascita della figura della diva, da Geraldine Ferrar a Theda Bara, da Pola Negri a Dolores del Río, da Viviane Romance a Rita Hayworth.
Proprio la Ferrar era l’attrice che Chaplin voleva vedere nel ruolo di Carmen per la parodia al film di Cecil B. DeMille che avrebbe realizzato nel 1916, ma per un malessere non riuscì ad assistere allo spettacolo. In compenso però venne invitato a una recita di Rigoletto con Caruso. Al termine dello spettacolo l’ideatore di Tempi moderni andò nei camerini ad incontrare il tenore italiano, sapendo anche di un apprezzamento nei suoi confronti, l’artista lo aveva infatti definito “il Caruso dei film”. Ma quando si incontrarono qualcosa andò storto, infatti l’attore italiano non considerò Chaplin come una figura del suo stesso spessore, apparendo agli occhi del regista di Charlot come un artista altezzoso. Alla fine il produttore cinematografico si spazientì e uscendo dal camerino lanciò una frecciatina all’attore che gli dava le spalle: “Saluti dal Caruso dei film al Charlie Chaplin dell’opera lirica”.
Georges Bizet, autore dell’opera francese oggi più rappresentata al mondo, morì a 36 anni il 3 giugno 1875. Secondo la leggenda ad essergli fatale sarebbe stata proprio l’accoglienza tiepida del pubblico verso l’opera, rappresentata per la prima volta all’Opéra Comique di Parigi tre mesi prima.
La Carmen fu apprezzata solo in seguito, osservano i promotori del Palazzetto Bru Zane. Questo perchè Bizet “apparteneva alla generazione nata nel momento della fioritura del Romanticismo, la cui missione era trovare dei modi per rinnovarlo ma il pubblico dell’epoca non era ancora pronto a seguirlo”.
Bru Zane ha pubblicato quest’anno un cofanetto in 3 cd dell’integrale delle mélodies del compositore. Sempre nel 2025, ai concerti previsti al festival di Venezia si aggiungono quelli in programma da maggio a luglio a Parigi nel quadro del festival promosso da Palazzetto Bru Zane Paris.