“Pink Floyd a Pompei”, di nuovo al cinema. 
Top

“Pink Floyd a Pompei”, di nuovo al cinema. 

Dal 24 al 30 aprile torna nei cinema in una versione restaurata lo storico film concerto “Pink Floyd a Pompei” del lontano 1972. L’abbiamo visto in anteprima e vi diciamo che è da non perdere. Il 2 maggio uscirà per Sony l’album dal vivo.

“Pink Floyd a Pompei”, di nuovo al cinema. 
Preroll

globalist Modifica articolo

20 Aprile 2025 - 19.49


ATF

di Diego Perugini

Per chi quegli anni li ha vissuti sarà un toccante (e nostalgico) “amarcord”. Per i più giovani l’occasione buona per (ri)scoprire uno dei concerti rock più famosi di tutti i tempi. 

Dal 24 al 30 aprile torna al cinema (distribuito da Nexo Studios) “Pink Floyd a Pompei”, anzi “Pink Floyd at Pompeii – MCMLXXII”, il documentario diretto da Adrian Maben e ambientato nell’antico anfiteatro romano di Pompei.

Un concerto intimo del celebre gruppo inglese, senza pubblico, in un luogo speciale, girato nell’ottobre del 1971 e uscito l’anno dopo.  

La scaletta? Un viaggio musicale fra titoli come “Echoes”, “Careful With That Axe, Eugene”, “A Saucerful of Secrets”, “Set the Controls for the Heart of the Sun” e “One of These Days”. 

Sono i Pink Floyd prima della consacrazione a star planetarie. Non aspettatevi, quindi, di sentire pezzi da “Wish You Were Here” o “The Wall”, che sarebbero arrivati in seguito. Si ritrovano, semmai, degli abbozzi di quello che poi sarà “The Dark Side of the Moon”, grazie ad alcune rare sequenze aggiuntive che svelano il “dietro le quinte” della band, al lavoro negli Abbey Road Studios di Londra.

Leggi anche:  Bob Dylan, l’arte oltre l’artista

Abbiamo visto in anteprima al cinema la nuova versione del film, restaurato meticolosamente da Lana Topham, con un audio migliorato e remixato da Steven Wilson in Dolby Atmos. E possiamo dire che il risultato è per certi versi sorprendente. 

Rispetto a certe copie malandate del passato, qui sembra quasi di assistere a un film nuovo, se non fosse per il clima molto anni ‘70, con i quattro musicisti giovani e capelloni e l’estetica psichedelica tipica dell’epoca.

Ed è un piacere estremo lasciarsi avvolgere da quei suoni evocativi, ipnotici e suggestivi, con le spettacolari riprese dell’anfiteatro, di giorno e di notte, che amplificano la magia dell’esibizione fra antiche rovine, dipinti rupestri e scenari lunari. 

Ritroviamo un barbuto e travolgente Mason ai tamburi, un concentrato Gilmour alla chitarra, Waters che impazza qua e là (anche col gong) e il tocco unico del compianto Wright alle tastiere. 

E non è tutto: il 2 maggio Sony pubblicherà l’album dal vivo in CD, digitale e, per la prima volta, in Dolby Atmos e vinile. 

Leggi anche:  Addio a Valentina Del Re, la violinista dell’orchestra di Propaganda Live

Per celebrare l’uscita, oltre 60 negozi di dischi in tutta Italia ospiteranno due eventi speciali: le Special Opening Night (giovedì 1 maggio) e il Pink Floyd Day (venerdì 2 maggio). 

mannaggiallamusica.it

Native

Articoli correlati