Il mese della poesia: "Vizietto Orfico" di Fiorenza Mormile

I versi, scelti da Alessandro Fo, sono letti dagli studenti e studentesse dell’Università di Siena.

Il mese della poesia: "Vizietto Orfico" di Fiorenza Mormile
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22 Marzo 2025 - 13.48 Culture


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Fiorenza Mormile è nata e vive a Roma. Si è dedicata all’insegnamento, alla poesia e alla traduzione letteraria. Premio Donna e Poesia 1995, ha pubblicato due sillogi poetiche: Le calibrate spine, Fermenti Editore, 1999, (Premio Arquà Petrarca 2003); Variazioni sul Lausberg, DARS, 2003, (Premio Elsa Buiese e Premio Il Paese delle Donne). È stata nella redazione di Vico Acitillo Poetry Wave e di www.Formafluens.net.Traduzioni, testi poetici e critici sono apparsi anche su «UK Transference»,«Fermenti», «Caffè Michelangiolo», «Poeti e poesia», «Le Voci della Luna», «Via Dogana», «Atelier», «Lo straniero», «Gradiva», «Leggendaria» e in «Le Muse: crederci oggi?» di Alessandro Fo in I poeti credevano alle loro Muse?, a cura di Simone Beta, Ed. Cadmo, 2006.

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La poesia Vizietto Orfico di Fiorenza Mormile fa parte della raccolta Le calibrate spine, Roma, Fermenti, 1999, p. 25

Di Fiorenza Mormile “Vizietto Orfico” in Le calibrate spine.
Lettura di Vittoria Calabrese

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Come spiegava Cesare a Leucò,
Orfeo non s’era girato per paura
di perdere Euridice,
ma proprio per essere sicuro
di liberarsene per sempre.
Quello che conta è l’emozione dell’assenza:
dare un nome all’eterno vuoto interno
misurandosi a colmarlo con parole…
E aver piegato l’Ade con il canto.

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