"Art autre": l'arte informale italiana alla Fondazione Il Bisonte di Firenze

Fino al 4 aprile 2025 sarà possibile visitare questo tributo dedicato alle origini dei più grandi protagonisti della grafica d'arte contemporanea

"Art autre": l'arte informale italiana alla Fondazione Il Bisonte di Firenze
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17 Marzo 2025 - 08.08 Culture


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Dal 18 marzo al 4 aprile 2025, la Galleria della Fondazione Il Bisonte di Firenze ospita Art Autre, una mostra dedicata all’arte informale italiana del secondo dopoguerra, con opere che spaziano da Lucio Fontana a Giò Pomodoro, da Arturo Carmassi,a Carla Accardi, a Emilio Scanavino e molti altri protagonisti. L’esposizione offre un’occasione per scoprire una selezione di pitture, incisioni e litografie.

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Curata da Silvia Bellotti, Art Autre propone uno sguardo inedito su questa arte espressiva che nacque a fine del 1940. Attraverso i multipli su carta, raramente esposti, la mostra mette in luce alcuni documenti originali mai pubblicati, conservati negli archivi della Fondazione Il Bisonte, erede del cenacolo culturale radunato da Maria Luigia Guaita intorno alla stamperia di San Niccolò, che nel 1959 iniziò a collaborare con alcuni tra i principali protagonisti.

L’esposizione si distingue per la pluralità dei linguaggi dell’arte informale, raccontando i diversi movimenti artistici di questo periodo, dai Gruppi degli Otto a Forma 1, dalla Pittura Segnica allo Spazialismo, con la presenza di opere di artisti come Afro, Alberto Magnelli, Antonio Corpora, Emilio Vedova, Ennio Morlotti, Giulio Turcato, Giuseppe Capogrossi, Giuseppe Santomaso, Mattia Moreni, Piero Dorazio, Pietro Consagra e Gualtiero Nativi.

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Inoltre, Art Autre rappresenta un tributo alle origini della Fondazione Il Bisonte e alla sua missione di promuovere la grafica d’arte contemporanea. I primi a lavorare alla stamperia di San Niccolò furono proprio gli artisti dell’informale, come Giò Pomodoro, Emilio Scanavino, Mattia Moreni e Arturo Carmassi, i cui lavori hanno contribuito a definire la vocazione sperimentale della Fondazione, un impegno che continua ancora oggi.

La mostra, a ingresso libero, resterà aperta fino al 4 aprile 2025, negli orari di apertura della Fondazione.

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