Le statistiche aggiornate al 2025 sul gioco d’azzardo in Italia
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Le statistiche aggiornate al 2025 sul gioco d’azzardo in Italia

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Le statistiche aggiornate al 2025 sul gioco d’azzardo in Italia
Fonte: Canva.com
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12 Marzo 2025 - 00.36


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Parlando del gioco d’azzardo in Italia siamo di fronte a un fenomeno sia sociale che economico, che impatta sulla vita culturale italiana, ma anche sul quadro delle finanze pubbliche. Rifacendoci ai dati dell’Osservatorio Nazionale e le istituzioni a esso collegate, scommesse e gioco d’azzardo sono una realtà in continua crescita. Andiamo a vedere le prospettive per il 2025, analizzando le tendenze e ciò che influisce sia a livello economico che sociale.

Parlando di numeri nel 2023 il volume speso nel gioco d’azzardo è stato di 150 miliardi di euro che era un aumento importante rispetto ai 136 miliardi di euro del 2022. Questa spesa ha decretato il fatto che l’italiano medio avesse speso di più in gioco d’azzardo piuttosto che nella sanità o nell’istruzione. Volendo trasformare in percentuale tutto ciò,  il settore del gioco d’azzardo ha inciso il 36,20% sul gettito erariale dello Stato. Tradotto in parole povere un’entrata fondamentale per le casse pubbliche. Il 2024 ha portato a 160 miliardi di euro, che si stima potrebbero essere 170 miliardi nel 2025. È presto fatto che il gettito fiscale avrà un’importanza impattante anche in futuro.

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Il ritratto del giocatore italiano include varie tipologie di persone. I due target prevalenti sono gli adulti dai 25 ai 34 anni, che incidono sul 60% delle giocate e sono spesso spinti dalla voglia di adrenalina e di eccitazione o dalla speranza di poter migliorare la propria situazione finanziaria. Il secondo gruppo sono i Silver Age, quindi parliamo di persone over 65: abbiamo un’incidenza del 26% dei giocatori. Una delle maggiori motivazioni di gioco è il combattere la solitudine e, in seconda istanza, cercare un’integrazione al proprio reddito spesso determinato dalla pensione. 

Volendo fare un’analisi delle regioni con il maggior volume di scommesse abbiamo al primo posto la Lombardia, subito dopo la Campania, seguite da Lazio ed Emilia quasi a pari merito. In queste aree geografiche non sono si utilizzano Instant Casino e piattaforme digitali, ma sono località dove si registra un’altra presenza di locazioni fisiche quali le sale da gioco, ricevitorie e bar dove poter giocare alla schedina alla lotteria e alle slot machine. 

Tendenze e tassazione: il futuro del gioco d’azzardo

Le ultime tendenze del gioco d’azzardo, visto anche il fatto che il 60% del target è una fascia adulta dai 25 ai 34 anni, vedono un orientamento sempre maggiore alle piattaforme online. Sono molto più comode logisticamente per tutti e permettono di giocare in qualunque momento della giornata, senza dover organizzare fisicamente di recarsi anche solo in ricevitoria per fare la propria puntata. Tra i giochi più popolari sia a livello online che a livello fisico spiccano sempre le slot machine, che oggi giorno, soprattutto online, vengono declinate in numerose tipologie e spesso contaminate anche dal linguaggio dei videogiochi, aggiungendo quindi l’aspetto di gamification al tutto.

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Sono seguite dalle lotterie a dai Gratta e Vinci, che sono ancora delle soluzioni che ci si procura fisicamente. La crescita del gioco online è stata dovuta agli effetti sociali e della pandemia, del post pandemia ma anche della crescente digitalizzazione che si sta avendo. Il gioco d’azzardo online sta avendo una crescita esponenziale e questo fa sì che il settore rientri nel PIL nazionale.

Nonostante tale crescita lo Stato ha registrato un decremento del 35%  nei suoi incassi e questo è stato determinato dal fatto che i giochi online hanno una tassazione minore rispetto a  quelli fisici. Questo è il motivo per cui lo Stato si sta impegnando a rivedere il gettito fiscale. Il compito è arduo perché bisogna trovare un equilibrio tra quelli che sono gli operatori e lo Stato stesso. Infatti un peso fiscale troppo elevato potrebbe spingere molti operatori a optare di operare su un territorio internazionale, diventando quindi casinò non AAMS. Questo implicherebbe per lo Stato perderebbe completamente questi operatori come contribuenti. Nella revisione fiscale bisognerà trovare degli equilibri per accontentare sia una parte che l’altra. 

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È interesse di entrambe le parti lavorare a tutto ciò, vista la continua espansione e l’impatto sempre più significativo che questo settore ha sia sull’economia che sulla società. Bisogna avere un impegno da parte sia degli operatori che dello Stato anche nell’andare a creare un ambiente sicuro, dove l’utente possa tornare e avere un’esperienza ludica positiva scevra da ogni possibilità di patologia ma anche di truffa e frode. 

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