Bologna, il Tecnopolo diventa Dama: la tecnologia entra nel mondo imprenditoriale
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Bologna, il Tecnopolo diventa Dama: la tecnologia entra nel mondo imprenditoriale

Intelligenza artificiale, big data e manifattura: i principali obiettivi della nuova struttura

Bologna, il Tecnopolo diventa Dama: la tecnologia entra nel mondo imprenditoriale
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10 Marzo 2025 - 12.35 Culture


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Il Tecnopolo manifattura di Bologna diventa Dama. Si tratta del cambio di nome della cittadella della scienza, collocata a nord di Bologna. Un acronimo, Dama, che indica l’intenzione di unire il mondo dei big data con l’anima produttiva della manifattura. L’ex Manifattura tabacchi, dove sorge Dama, è un luogo con un’area realizzata negli anni ‘50 del Novecento da Pier Luigi Nervi ed è molto importante nella nostra storia. Vi sono capannoni adiacenti destinati allo stoccaggio dei tabacchi grezzi. Queste strutture, dette botti, ad oggi ospitano i supercomputer e ispirano il nuovo logo del centro.

Adesso, tutta l’area diventa un ecosistema di ricerca e il nostro paese ha il compito di guidare la crescita digitale e industriale. Ci sono già i più potenti supercomputer al mondo, come Leonardo, e il futuro centro dedicato all’intelligenza artificiale della AI Factory. L’obiettivo è quello di fornire strumenti avanzati alla ricerca scientifica e alle imprese. Questa struttura ospiterà diverse realtà internazionali che si occupano di big data, meteorologia e ricerca industriale. Possiamo già trovare il Centro Europeo per le previsioni metereologiche a medio termine (Ecmwf), che gestisce uno dei più grandi archivi dei dati climatici in Europa. “Proprio dalla settimana scorsa abbiamo in funzione qui il nostro primo modello basato su machine learning”, ha annunciato Florence Rabier, direttore generale di Ecwmf.

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La struttura bolognese ospiterà anche la 14esima sede dell’Università delle Nazioni Unite (Uno-Ai) che si occupa di studiare l’intelligenza artificiale applicata alla gestione del cambiamento climatico e delle trasformazioni urbane. Dama assume così un ruolo chiave nella ricerca e innovazione scientifica.  “Oggi abbiamo a Bologna un hub di rilevanza mondiale per l’analisi dei dati ad alte prestazioni, che potrà contare, a inizio 2026, anche di due nuove e importanti risorse come i supercomputer Industrial Grade e l’AI Factory”, ha commentato Antonio Zoccoli, presidente della Fondazione Icsc (Centro Nazionale HPC, Big Data e Quantum Computing).

Il polo bolognese diventerà importantissimo anche nella trasformazione digitale della manifattura, grazie al coinvolgimento di due principali istituzioni: il Competence Center Bi-Rex, specializzato in industria 4.0, e il consorzio Cineca, che gestisce infrastrutture di supercalcolo per applicazioni industriali e scientifiche. L’obiettivo è quello di introdurre le nuove tecnologie nelle filiere produttive, creando una forte sinergia tra ricerca e industria.

Il governo, i fondi della Regione Emilia – Romagna ed europei Fesr hanno stanziato oltre 200 milioni di euro per la realizzazione di questa struttura. Gli interventi di ristrutturazione sono stati divisi in lotti, permettendo di sviluppare progressivamente i diversi spazi. Ci saranno aree dedicate a incubatori di imprese, centri di ricerca e spazi condivisi per la creazione di progetti innovativi. Dama sarà un polo per la ricerca accademica, una risorsa strategica per aziende, startup e industrie manifatturiere che intendono ottimizzare la produzione, servendosi di strumenti innovativi e competenze avanzate.

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In particolare, il progetto della AI Factory è stato selezionato dalla Commissione Europea per la creazione delle prime realtà europee di questo genere, e ai partner già citati aggiunge l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn), il consorzio Cineca, l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), l’Agenzia ItaliaMeteo, l’Istituto italiano di intelligenza artificiale per l’industria (AI4I), la Fondazione Bruno Kessler(Fbk) e la Fondazione Icsc – Centro Nazionale di Ricerca in Hpc Big data and Quantum Computing.

“L’ampliamento delle dimensioni dell’AI Factory e l’implementazione di nuove infrastrutture tecnologiche, incluse quelle per la computazione quantistica, richiederà un incremento del personale specializzato nell’ambito della quantistica dell’High performance computing”, commenta Alessandra Poggiani, direttrice generale di Cineca. Dama garantirà l’utilizzo di strumenti digitali e avrà il compito di attrarre talenti, favorendo la crescita di esperti nei settori del supercalcolo, intelligenza artificiale e gestione dei dati. Questa iniziativa è molto interessante perché dimostra l’esigenza di introdurre gli strumenti tecnologici all’interno delle imprese. E non solo, ci fa capire anche che non basta introdurli, ma bisogna garantire una formazione specialistica per un utilizzo corretto e consapevole.

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