'Lore': la parola dell’inglese antico che continua a spopolare su TikTok
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'Lore': la parola dell’inglese antico che continua a spopolare su TikTok

E' un termine dalla storia millenaria, ma da qualche anno è amatissimo dai più giovani

'Lore': la parola dell’inglese antico che continua a spopolare su TikTok
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21 Febbraio 2025 - 18.38 Culture


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È “Lore” la nuova parola presente sui social, in particolare su Tik Tok, ma anche in articoli, discussioni e all’interno delle più svariate e variegate conversazioni online. Si tratta di una parola proveniente dall’inglese antico, presente nella rosa dei candidati alla parola dell’anno della Oxford University Press, che ha stretti legami con ‘folklore’, lessema molto più noto e diffuso nel nostro vocabolario del parlato. “Lore” riassume tutto quell’insieme di racconti, trame e teorie che portano una semplice storia a un livello superiore, trasformandola in un vero mondo complesso e stratificato.

Spesso appare in contesti legati alla fantascienza e al mondo dell’intrattenimento e celebrità. Invece oggi tocca chiunque che voglia aprirsi, raccontare di più di sé e del proprio passato. “That’s my lore”, per l’appunto. E dalla fine del 2022 è uno termini più amati dalla Gen Z. Wall Street Journal spiega che il suo utilizzo è cresciuto durante le settimane di rischio “ban” che Tik Tok ha recentemente attraversato negli Stati Uniti. Influencer e content creator hanno voluto, prima del possibile oblio, dimostrare alla community i lati della propria esistenza ancora sconosciuti.

Alla base di questa forma di espressione c’è il tentativo di far passare il messaggio per cui ogni vita possiede delle sfaccettature nascoste, a volte misteriose, a volte dolorose. In senso più leggero e divertente, “Lore” viene usato per rivelazioni shock, come quelle relative alle scoperte dei figli sui lati oscuri della vita dei propri genitori, in particolare dei padri. Oxford riferisce che il significato più arcano risale a mille anni fa e ruota intorno al contesto di “essere istruiti” su un determinato fatto o su una determinata persona per avere piena comprensione di un argomento specifico emerso durante una discussione. Sembrerebbe derivare dall’inglese antico “lar”, ovvero “tradizione, ciò che viene insegnato, dottrina”. Dunque la volontà di essere pienamente informati su una questione.

Tornando al mondo dei racconti di fantasia, dai romanzi ai videogiochi, capiamo come “lore” abbia un’importanza centrale e duratura. I personaggi che raccontano, o svelano, frammenti del loro passato o presente, creano connessioni profonde in chi legge o gioca, contribuendo al successo di un prodotto. Basti pensare al Signore degli Anelli a Dune, a Harry Potter alla saga di Final Fantasy. Ma anche ad altre attività di gruppo come Dungeon & Dragons.

“Lore”, una parola antica che trova una nuova vita per soddisfare il più antico dei desideri, ovvero raccontare storie. Storie inventate o realmente accadute, che sappiano sconvolgere o sorprendere, che siano demolitrici o rivelatrici, non importa. L’importante è che diano la possibilità alle persone di esprimersi, di far scoprire lati di sé inaspettati, di contribuire alla costruzione di community sempre più legate.

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