Il ritorno di Ludovico Einaudi con "The Summer Portraits"

É questo il titolo del nuovo album del maestro: un viaggio nostalgico nelle estati degli anni '50 e '60.

Il ritorno di Ludovico Einaudi con "The Summer Portraits"
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31 Gennaio 2025 - 18.56 Culture


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È in uscita oggi, venerdì 31 gennaio 2025, il diciassettesimo album di Ludovico Einaudi, intitolato The Summer Portraits, in uscita per Decca Records e protagonista di un ritorno del pianista e compositore a timbri e sonorità orchestrali. Un album ricco di racconti in musica ispirati alle atmosfere estive, tra ricordi d’infanzia e nuove scoperte al sapore di Mediterraneo.

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“Ognuno di noi – ha spiegato Einaudi – ha un album di ricordi delle proprie estati. Il mio album è il ritratto musicale di quel tempo per noi tutti infinito e meraviglioso.L’anno scorso ho trascorso le mie vacanze estive in una casa su un’isola del Mediterraneo e ho cominciato a pensare alle mie estati, a quell’arco di tempo in cui la mia vita era strettamente legata ai sensi e alle emozioni, quando i giorni erano lunghi come mesi e i mesi come anni, e ogni giorno era un’esperienza in cui la natura ne era parte fondamentale, noi stessi eravamo natura”.

Alcuni brani sono stati registrati negli studi di Abbey Road, con la partecipazione del violino barocco di Théotime Langlois de Swarte e gli archi della Royal Philharmonic Orchestra, diretta da Robert Ames. Altri sono stati registrati nello studio di Dogliani, sulle colline delle Langhe, con i musicisti che collaborano con Einaudi da molti anni, ovvero Federico Mecozzi al violino e alla viola, Redi Hasa al violoncello e il poli strumentista Francesco Arcuri.

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“Quest’opera – ha continuato il pianista e compositore – rappresenta un viaggio nostalgico nelle estati degli anni ’50 e ’60, evocando ricordi d’infanzia e atmosfere estive attraverso tredici composizioni inedite. L’album è dedicato a questo, il ritratto di quel tempo per tutti noi infinito e meraviglioso”. Nell’album vi è anche il singolo Rose Bay, titolo dedicato al sobborgo di Sydney dove il nonno materno di Einaudi si trasferì dopo aver rifiutato di collaborare con la dittatura fascista in Italia.

Nella scaletta del nuovo album vi è anche il testo di Pathos, accompagnato da un video girato dallo stesso Einaudi.  “Ero su una barca – ha raccontato a proposito del brano – e il sole bruciava su di me, gli spruzzi e le onde d’acqua mi toglievano il respiro. Ho voluto catturare quell’energia pura degli elementi, la potenza drammatica e maestosa della natura”. Rispetto ai concerti previsti, il programma di Einaudi comprende un tour mondiale che dall’Europa farà poi rotta verso Thailandia, Corea del Sud, Giappone e poi di nuovo verso il vecchio continente, con un tappa anche a Roma dal 12 al 18 giugno.

A settembre il compositore festeggerà settant’anni e, proprio per questa occasione, verrà pubblicato il libro “Ludovico Einaudi (1955) – La musica, le origini, l’enigma” scritto dal giornalista Enzo Gentile che con l’artista vanta una lunga frequentazione, ancor prima della sua affermazione come compositore e concertista. Da oggi possiamo immergerci in questo viaggio musicale, grazie a un album ricco di ricordi e emozioni, realizzato da uno dei più grandi musicisti italiani.

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