The Fab Four: i Beatles prima che si chiamassero Beatles
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The Fab Four: i Beatles prima che si chiamassero Beatles

Per rintracciarli bisogna riandare alla Liverpool di fine anni Cinquanta e inizio dei Sessanta. In quella città fatta di fabbriche si comincia, proprio allora, a respirare un clima nuovo e diverso.

The Fab Four: i Beatles prima che si chiamassero Beatles
La copertina di Abbey Road
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24 Gennaio 2025 - 10.45 Culture


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di Manuela Ballo

Chiedi chi erano i Beatles, cantavano gli “Stadio” alla fine degli anni Ottanta. Oggi, in realtà, quella curiosità si sta allargando e ci si domanda chi erano i Beatles prima che fossero i Beatles.

Per rintracciarli bisogna riandare alla Liverpool della fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta. In quella città fatta di fabbriche si comincia, proprio allora, a respirare un clima nuovo e diverso. Il consumismo diventava dilagante e le radio prima e la televisione poi diventavano media di massa e dettavano modi e stili di vita.

I giovani erano soliti riunirsi nei pub, dove la musica dominava così prepotentemente da determinarne il clima. Erano abituati ad un particolare tipo di melodia, la cosiddetta musica “skiffle”, un ibrido fatto di folk statunitense, blues e hillbilly e anche con qualche punta di rock and roll delle origini. Era una musica fatta “in casa” nei garage, oggi potremmo dire, che però era sufficiente a creare una scuola all’interno della rivoluzione musicale che sarebbe poi scoppiata nella metà degli anni Sessanta. Liverpool era dunque un centro culturale attivo, aperto all’innovazione, ai nuovi gusti e stili e dove dominavano, oltre alla skiffle, anche il Jazz e la tradizionale musica irlandese. E’ in questo clima, pieno di  novità culturali e commerciali, che si delineano le figure dei componenti che  formeranno i Beatles.

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La loro storia inizia in una data ben precisa, il 6 luglio del ‘57. In questo strano modo: due ragazzi si incontrano durante i festeggiamenti del St. Peter’s Church, in un sobborgo a sud di Liverpool. Sono John Lennon e Paul McCartney . Il primo doveva esibirsi all’interno di una piccola band chiamata “QuarryMen”; il secondo invece, sarebbe salito sul palco per intonare una canzone di Eddie Cochran, “Twenty Flight Rock”. Colpo di fulmine musicale. Nei QuarryMen arriva presto anche un giovane George Harrison:  nasce subito un sodalizio destinato a partorire il primo gruppo, i The Fab Four, che solo successivamente diventeranno i Beatles. Quel sodalizio e quel gruppo d’origine sono destinanti a incidere sulla nascita della cultura Pop in Europa e sulla storia della musica non solo inglese, ma di tutto il mondo.

Dietro la storia dei Beatles ci sono figure poco conosciute e che pure dettero un contributo  fondamentale  al successo della band. Primo fra tutti il produttore Brian Epstein, almeno per quanto riguarda il loro debutto.  Fondamentale fu poi il lavoro svolto dalla fotografa tedesca Astrid Kirchherr, (la prima ad aver scattato alla formazione originaria un vero e proprio servizio fotografico), che li seguirà per tutto il corso della loro carriera. Gli scatti consacreranno, insieme  alle inimitabili musiche, la loro fama mondiale e riempiranno rotocalchi e riviste di tutto il pianeta.  Ma Astrid avrà anche un ruolo diverso da quello di semplice fotografa che li ritrae:  diventerà, infatti,  la compagna del bassista e pittore britannico Stuart Fergusson Victor Sutcliffe, detto Stu. La loro  breve ma intensa storia d’ amore è raccontata in un film del 1994 dal titolo “Backbeat– Tutti hanno bisogno di amore”.

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La tragica morte di Stuart non fermerà la fotografa che continuerà a produrre i suoi preziosi scatti. Ed è a questo punto che entra in scena l’altro personaggio destinato a fare la storia dei Beatles, Ringo Star. Il resto della storia è ben nota: il 22 marzo del 1963 viene pubblicato, prodotto da George Martin con l’etichetta Parlophone, il primo disco dei Beatles.

Da li inizia un successo planetario che li porterà ad essere idolatrati, seguiti, imitati. Le loro musiche restano oltre la loro fama e la data del 24 gennaio 1962 resta un tassello decisivo di questo percorso: Epstein, il loro primo manager, firmerà in quella data il primo contratto della durata di cinque anni con la band.

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