Su Nature lo studio che esamina i cambiamenti del litorale siciliano
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Su Nature lo studio che esamina i cambiamenti del litorale siciliano

L’articolo esamina i dati satellitari per relazionare l’urbanizzazione della costa siciliana con gli indicatori di crescita economica.

Su Nature lo studio che esamina i cambiamenti del litorale siciliano
La Sicilia
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23 Ottobre 2024 - 13.19 Culture


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È stato pubblicato sulla rivista Nature l’articolo “Mapping decadal land cover dynamics in Sicily’s coastal regions”, che esamina i cambiamenti nell’uso del suolo lungo le coste siciliane. A condurre lo studio il gruppo di ricerca di Ingegneria marittima e costiera del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Palermo.

I risultati della ricerca, che copre il periodo dal 1988 al 2022, hanno mostrato trasformazioni significative, tra cui ” il notevole aumento delle aree urbanizzate a scapito delle aree naturali” e “la necessità di adottare politiche che favoriscano uno sviluppo sostenibile”. Il lavoro è frutto di una collaborazione tra il team UniPa, formato da Pietro Scala, Giorgio Manno e Giuseppe Ciraolo e i ricercatori Alexandra Toimil e e lvarez-Cuesta Moise’s, dell’Istituto di Idraulica Ambientale dell’Università di Cantabria (IHCantabria – Spagna).

Per l’analisi delle coste siciliane sono state utilizzate immagini satellitari provenienti dai programmi Landsat e Sentinel. Le fotografie sono state elaborate attraverso modelli di segmentazione semantica basati su reti neurali, una tecnica innovativa che ha consentito di classificare la copertura del suolo con una risoluzione spaziale di 10 metri, ottenendo una precisione elevata.

“Lo studio – spiegano i ricercatori – ha inoltre tracciato l’evoluzione spaziale e temporale della copertura del suolo, evidenziando l’espansione urbana nelle città costiere e le sue relazioni con vari indicatori socioeconomici “. Tuttavia, non è stata sempre riscontrata una correlazione diretta tra l’espansione delle città e i dati economici o demografici, confermando la complessità dei fenomeni legati all’urbanizzazione. La capacità di prevedere le future modifiche nella copertura del suolo si rivela essenziale per valutare correttamente i rischi di inondazione costiera. L’uso del suolo, infatti, condiziona l’apporto di sedimenti alle spiagge, influenzando la loro capacità di protezione dalle mareggiate, e determina l’esposizione di beni e attività economiche ai rischi ambientali. Il team conclude affermando che ” lo studio costituisce un progresso significativo sia in termini di monitoraggio delle modifiche nell’uso del suolo sia per l’analisi delle dinamiche costiere “.

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