Covid, il virus continua a cambiare. Arriva la variante Xe, addirittura più contagiosa di Omicron 2

Per l'oma appartiene alla stessa famiglia di Omicron e non sono state riscontrate particolari differenze nella trasmissibilità e nelle caratteristiche della malattia.

Covid, il virus continua a cambiare. Arriva la variante Xe, addirittura più contagiosa di Omicron 2
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2 Aprile 2022 - 18.29


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La variante Xe di Sars-CoV-2, mutazione ricombinante di Omicron 1 e Omicron 2 (BA.1 e BA.2), è stata rilevata per la prima volta nel Regno Unito il 19 gennaio scorso, e da allora sono oltre 600 le sequenze segnalate e confermate” come corrispondenti al nuovo mutante. Le prime stime indicano” per questa `variante mix´ un possibile «vantaggio del tasso di crescita di circa il 10% rispetto a BA.2, ma questo dato richiede un’ulteriore conferma». Lo spiega l’Organizzazione mondiale della sanità, nell’ultimo aggiornamento diffuso sull’andamento globale di Covid-19. 

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Benché si ipotizzi dunque un 10% in più di contagiosità per Xe rispetto a Omicron 2, l’Oms precisa che, finché non verranno riportate «significative differenze nella trasmissibilità» del mutante «e nelle caratteristiche della malattia» che provoca, «inclusa la gravità», Xe verrà considerata una variante appartenente alla `famiglia´ Omicron. L’agenzia delle Nazioni Unite per la sanità continuerà a monitorare questa e altre mutazioni del coronavirus pandemico.

La variante Xe di Sars-CoV-2, mutazione ricombinante di Omicron 1 e Omicron 2 (BA.1 e BA.2), è stata rilevata per la prima volta nel Regno Unito il 19 gennaio scorso, e da allora sono oltre 600 le sequenze segnalate e confermate” come corrispondenti al nuovo mutante. Le prime stime indicano” per questa `variante mix´ un possibile “vantaggio del tasso di crescita di circa il 10% rispetto a BA.2, ma questo dato richiede un’ulteriore conferma”. Lo spiega l’Organizzazione mondiale della sanità, nell’ultimo aggiornamento diffuso sull’andamento globale di Covid-19. 

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Benché si ipotizzi dunque un 10% in più di contagiosità per Xe rispetto a Omicron 2, l’Oms precisa che, finché non verranno riportate “significative differenze nella trasmissibilità” del mutante “e nelle caratteristiche della malattia” che provoca, “inclusa la gravità”, Xe verrà considerata una variante appartenente alla `famiglia´ Omicron. L’agenzia delle Nazioni Unite per la sanità continuerà a monitorare questa e altre mutazioni del coronavirus pandemico.

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