La variante Omicron del Sars-CoV-2 “è altamente contagiosa, cosa che provoca un alto numero di individui infetti. Quindi, è molto importante essere consci del potenziale fardello” che potrebbe creare a danno dei sistemi sanitari, “e non considerarla una malattia lieve”.
Lo sottolinea Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell’Ema, durante un briefing video con la stampa in collegamento da Amsterdam, dove l’agenzia ha sede.
“Risultati preliminari di studi pubblicati di recente mostrano che l’efficacia dei vaccini contro la malattia asintomatica è significativamente ridotta per Omicron, e che tende a svanire nel tempo. Per la malattia grave e l’ospedalizzazione connessa alla variante Omicron, le evidenze emergenti suggeriscono che i vaccini continuano a fornire una protezione elevata”, conclude Cavaleri.
Anche se un vaccino anti-Covid adattato alla variante Omicron sarebbe un “candidato naturale” all’approvazione in Ue, altre opzioni “non possono essere escluse”.
Lo sottolinea Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell’Ema, durante un briefing video con la stampa in collegamento da Amsterdam, dove l’agenzia ha sede.
“Servono ulteriori dati – sottolinea Cavaleri – per decidere se un vaccino adattato, con una composizione diversa, è giustificato. Vanno tenuti presenti molti elementi, sapendo che per il momento in cui un qualsiasi vaccino adattato a Omicron sarà sviluppato, è possibile che il quadro epidemiologico nell’Ue abbia subito una significativa evoluzione, per quanto riguarda le varianti in circolazione e l’esposizione a Omicron“.
Le discussioni con le case produttrici sono in corso nel caso ci sia la necessità di un cambiamento simile”, conclude.