Rasi e l'amara verità: "Omicron sfugge con maggior frequenza ai tamponi rapidi, il 40% sono falsi negativi"

Il consulente del commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo: "I tamponi antigenici rapidi rischiano di diventare inutili"

Rasi e l'amara verità: "Omicron sfugge con maggior frequenza ai tamponi rapidi, il 40% sono falsi negativi"
Tampone antigenico rapido
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5 Gennaio 2022 - 12.28


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La variante africana potrebbe senza ombra di dubbio diventare predominante in Italia e il che metterebbe in serioa discussione la funzione dei tamponi rapidi: “Con la variante Omicron destinata a diventare predominante, i tamponi antigenici rapidi rischiano di diventare inutili. La nuova versione del virus Sars-CoV-2 sembra in grado di sfuggire con maggior frequenza ai test diagnostici oggi più utilizzati”.

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A spiegarlo è Guido Rasi, consulente del commissario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e direttore scientifico di Consulcesi. Rasi è anche uno dei docenti del corso di formazione professionale Ecm di Sanità In-Formazione per Consulcesi Club intitolato “Un test per tutti. Test di screening diagnostici e il loro funzionamento”.

“Ora più che mai è fondamentale che gli operatori sanitari continuino a tenersi aggiornati sull’evoluzione del virus e delle nostre conoscenze sia in campo diagnostico che terapeutico”, sottolinea Rasi. Che i tamponi antigenici rapidi siano poco sensibili e quindi poco attendibili nel rilevare la positività alla variante Omicron lo ha anche sottolineato la Food and drug administration.

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“Dati preliminari indicano che circa il 40 per cento delle persone positive alla variante Omicron può risultare negativo ai test rapidi, quasi 1 su 2”, spiega Rasi.
Una brutta notizia, questa, che arriva nel pieno della quarta ondata. Come abbiamo imparato in questi 2 anni di pandemia, la diagnostica e il tracciamento sono ancora ritenuti strumenti fondamentali per contenere la pandemia. La “perdita” di affidabilità dei test antigenici rapidi potrebbe rendere tutto questo più complicato e difficile. “Spero siano presto disponibili test rapidi aggiornati ed attendibili per la omicron, ma nel frattempo è necessario alzare la guardia”, dice Rasi. “In questo contesto, il ruolo degli operatori sanitari sarà ancora più centrale nella valutazione dei pazienti”, aggiunge.

“Da parte nostra – fa eco Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – continueremo ad allargare e ad aggiornare più possibile la nostra offerta formativa. Certi dell’importanza dell’aggiornamento professionale sempre, e in particolar modo in tempi di Covid, continueremo a lavorare a fianco degli operatori sanitari offrendo loro gli strumenti conoscitivi più adeguati per continuare a far fronte a questa emergenza”.

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