Soprattutto tramite le inchieste di Report è emersa la sua vicenda – ossia un rapporto fatto sparire dalla circolazione perché non ritenuto politicamente utile dall’Oms.
“Io sarei un’icona dei no vax? Credo nei vaccini e ho fatto tre dosi”, Così Francesco Zambon, medico ed ex funzionario dell’Oms, che aveva dato le dimissioni dal massimo organismo mondiale della sanità denunciando opacità, “mancanza di trasparenza e indipendenza”, in un’intervista al Corriere della Sera, nella quale chiarisce la sua posizione rispetto ai vaccini, dopo che nelle proteste di piazza contro vaccini e Green pass i manifestanti lo avevano eletto a paladino della purezza antisistema. Dottore, è vaccinato? “Anche con la terza dose”, replica Zambon.
Crede ai vaccini anti-Covid? “Certamente. Bisogna riconoscere che se quest’ anno abbiamo una pressione accettabile sul sistema sanitario è grazie al vaccino. Altrimenti saremmo in una situazione catastrofica, con le terapie intensive congestionate”.
Cosa dice a chi li rifiuta? “Prima chiedo il perché, poi parlo di rischi e benefici e rassicuro sull’efficacia”. Concorda dunque con la politica sanitaria dell’Italia? “Non del tutto. L’informazione è stata disastrosa. Non sono stati fatti sondaggi per capire nel profondo quali sono le motivazioni di chi dice no, in modo da dare risposte mirate e spiegare bene le ragioni per cui i benefici sono superiori ai rischi”.
Quanto alla sua vicenda, ormai giudiziaria, il ricercatore ricorda di avere “in piedi sette procedimenti, fra Ginevra, Roma, Bergamo Padova… il mio lavoro ora è diventato questo: i processi, da indagato e da testimone, per i quali sto lavorando con cinque avvocati”.