L'Iss: "Forte crescita della variante Omicron, siamo già al 28% dei casi"
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L'Iss: "Forte crescita della variante Omicron, siamo già al 28% dei casi"

I dati da una stima basata sulle analisi preliminari dei tamponi raccolti per l’indagine rapida del 20 dicembre e di "forti variabilità regionali".

L'Iss: "Forte crescita della variante Omicron, siamo già al 28% dei casi"
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23 Dicembre 2021 - 12.49


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La presenza della variante cresce e cresce rapidamente neo nostro paese. 

Da una valutazione preliminare la mutazione Omicron è ormai al circa il 28% dei casi.

 Lo si legge in una nota dell’Iss che parla, per l’Italia, di “forte crescita” nella percentuale della variante Omicron, da una stima basata sulle analisi preliminari dei tamponi raccolti per l’indagine rapida del 20 dicembre e di “forti variabilità regionali”.

L’analisi si è basata, si precisa, su circa 2mila tamponi raccolti in 18 regioni/PPAA, in cui sono stati considerati come possibili positivi a Omicron quei campioni in cui risultava mancante uno dei tre geni che normalmente viene ricercato nei test diagnostici molecolari (cosiddetto S gene dropout) o altri test di screening per escludere la presenza della variante delta, al momento ancora dominante. Una indicazione più precisa sulle stime di prevalenza verrà dal completamento della flash survey, i cui risultati arriveranno il 29 dicembre, mentre una nuova flash survey è già programmata per il 3 gennaio per valutare strettamente l’evoluzione della situazione epidemiologica.

Confrontando i risultati della flash survey condotta con la raccolta dei campioni il 6 dicembre e quelli di questa stima preliminare il tempo di raddoppio della variante risulta di circa due giorni in linea con quello già trovato in altri paesi europei.

“Anche se i risultati sono ancora preliminari, la stima conferma la grande velocità di diffusione della variante, che sembra dare focolai molto estesi in breve tempo e si avvia ad essere maggioritaria in breve tempo, come sta già avvenendo in diversi altri paesi europei – spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro -. In base ai dati oggi disponibili le armi a disposizione sono la vaccinazione, con la terza dose tempestiva per chi ha già completato il primo ciclo, e le misure, individuali e collettive, per limitare la diffusione del virus, dall’uso delle mascherine alla limitazione dei contatti e degli assembramenti”.

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