Preoccupazione sì, terrore no e l’invito alla prudenza per non spalancare le porte al virus con le consuegenze che sappiamo.
“Il numero di casi ricoverati” per Covid “presso l’Asst di Monza, prevalentemente non vaccinati, è in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente, a conferma che la curva epidemica per ora non tende a flettere, anche se la crescita non è esponenziale come nelle ondate precedenti. La situazione potrà essere aggravata dalla diffusione della variante Omicron, ancora minoritaria, in progressiva crescita anche in Italia. Tutto ciò si interseca con le prossime festività di Natale. Occorre che ciascuno viva questo tempo con responsabilità”.
E’ l’appello di Paolo Bonfanti, direttore della Struttura complessa di Malattie infettive dell’Asst di Monza, che commenta i dati sulla situazione dei ricoveri Covid all’ospedale San Gerardo di Monza e invita a essere responsabili “non solo continuando a vaccinarsi, ma anche osservando le norme di mitigazione della pandemia che hanno garantito all’Italia una buona situazione epidemiologica rispetto agli altri Paesi”.
In particolare, aggiunge, “sarà importante limitare gli assembramenti, più frequenti nei giorni di festa”.
Al 20 dicembre i ricoverati Covid nella struttura sono 74, di cui: 44 in Malattie infettive (21 non vaccinati), 12 in Pneumologia (8 non vaccinati), 10 in Terapia intensiva (4 non vaccinati), 7 in Utir (6 non vaccinati), 1 in Terapia intensiva cardio chirurgica. Nella settimana dal 13 al 19 dicembre hanno avuto accesso al Pronto soccorso 1.673 pazienti, 177 presentavano sintomatologia Covid, di cui 39 ricoverati. I decessi nella settimana monitorata sono stati 12. L’età media dei 74 pazienti ricoverati è di 66 anni.
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