Un allarme condiviso: “Portare la durata del Green pass a 9 mesi è utile. Ormai è documentato dagli studi più recenti pubblicati che la risposta anticorpale scende dopo un lasso di tempo. E quindi aumenta il rischio che le persone vulnerabili vadano incontro a malattia. Questo lo riscontriamo già nelle nostre terapie intensive dove abbiamo una crescita dei pazienti fragili”.
Lo ha detto Antonino Giarratano, neo presidente della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti).
“La scelta della durata del certificato verde – continua – è più politica che tecnica. Ma le indicazioni scientifiche possono orientare. Gli unici due studi che abbiamo ci dicono che dopo 6 mesi si abbatte del 60% la capacità anticorpale di reagire al virus. In ogni caso dobbiamo sempre tenere presente che ancora non sappiamo tutto su come funziona l’immunità rispetto a questo virus. Acquisiamo sempre più conoscenze ma non sappiamo tutto”.
“Personalmente – conclude – ho fatto la terza dose ma, al momento, non so se mi coprirà. Potrebbe darmi un’immunità di sei mesi oppure di due anni. Non lo sappiamo. Abbiamo il dato clinico oggettivo della perdita di capacità di proteggere dal contagio, non dalla malattia grave, dopo 6- 9 mesi, e quindi è opportuno fare la terza dose, soprattutto ai fragili, altrimenti riempiamo di nuovo le terapie intensive”.
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