Il figlio 11enne dell'immunologo Silvestri ha testato il vaccino Pfizer: "Niente effetti collaterali"
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Il figlio 11enne dell'immunologo Silvestri ha testato il vaccino Pfizer: "Niente effetti collaterali"

Il docente della Emory University di Atlanta: "È stato coinvolto con altri 2.200 bambini nel trial clinico Pfizer"

Guido Silvestri, virologo
Guido Silvestri, virologo
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22 Settembre 2021 - 11.42


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L’immunologo Guido Silvestri, direttore del laboratorio di immunologia della Emory University (Atlanta) e capo del Dipartimento di patologia della scuola di medicina dell’ateneo, ha pubblicato un post su Facebook in cui ha messo in evidenza i risultati positivi del trail clinico del vaccino Pfizer sui bambini tra i 5 e gli 11 anni. Nel panel di vaccianati era presente anche il figlio Nicholas.
“Pfizer ha pubblicamente annunciato i risultati del trail clinico del vaccino contro Sars-CoV-2 nei bambini tra i 5 e gli 11 anni di età. Lo studio ha coinvolto oltre 2.200 bambini negli USA – tra cui, e lo dico con grande orgoglio, anche mio figlio Nicholas di quasi 11 anni. Ricordiamo che il dosaggio del vaccino è di due dosi da 10 microgrammi (un terzo della dose per adulti) fatte a tre settimane di distanza tra loro. I principali risultati dello studio indicano una efficacia nel generare anticorpi neutralizzanti il virus pari a quella dimostrata dallo stesso vaccino nella fascia di età superiore e la sostanziale assenza di effetti collaterali non rari (quelli rari non potrebbero emergere in questo tipo di trial clinico)”.
“Pfizer – ha ricordato lo scienziato – sta trasmettendo questi dati a FDA e ci aspettiamo una autorizzazione per uso emergenziale entro fine ottobre 2021”: per Silvestri “questo studio è una tappa essenziale nella grande marcia verso la vaccinazione universale contro Covid-19, che riteniamo necessaria sia per ridurre sempre più i danni causati da questo virus molto trasmissibile e clinicamente insidioso, e sia per eliminare una volta per tutte ogni tentazione di affrontare questa malattia con interventi ‘non-farmacologici’ (le cosiddette chiusure) di efficacia modesta ed effetti collaterali enormi”, conclude l’immunologo.

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