Galli: "La variante Delta del Covid colpisce i giovani, sì al vaccino tra 5-11 anni"

Il primario all'ospedale Sacco di Milano: "Avere questo strumento ci permetterà di ridurre la diffusione e consentire di limitare significativamente la circolazione del virus"

Massimo Galli
Massimo Galli
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21 Settembre 2021 - 15.46


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La possibilità di vaccinare persone comprese in fasce d’età più giovani sta diventando sempre più plausibile.
I dati presentati ieri da Pfizer e BioNTech sul vaccino anti-Covid per la fascia 5-11 anni “rappresentano una sperimentazione con numeri importanti anche se non enormi, ma questa base ci consente di essere confidenti della possibilità di usare il vaccino nella fascia 5-11 anni. Ricordo che la variante Delta colpisce molto questa popolazione quindi credo che sia opportuno raccomandarlo. Avere questo strumento ci permetterà di ridurre la diffusione e consentire di limitare significativamente la circolazione del virus visto che è un pezzo di popolazione non vaccinata”.
Lo ha affermato Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all’università Statale di Milano e primario all’ospedale Sacco del capoluogo lombardo.
“Allo stato attuale delle informazioni e della situazione generale – ha aggiunto Galli – darei l’indicazione di fare questo vaccini anche a mio nipote, anche se non ne ho uno di quell’età, ma lo farei con i nipoti o figli di amici e parenti”.

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