Nessuna preoccupazione ma molta prudenza: “Non sarà un Ferragosto in allarme. Gli ultimi dati confermano che la curva cresce ma rallenta. C’è criticità dove le persone tendono ad assembrarsi, dove il distanziamento e l’uso della mascherina sono snobbati. Se si evitano questi comportamenti e ci si vaccina il virus può restare sotto controllo”.
Ad affermarlo in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ è Silvio Brusaferro, portavoce del Comitato tecnico scientifico e presidente dell’Istituto superiore di sanità.
Non ne stiamo uscendo ma “speriamo di entrare nei prossimi mesi in una fase di convivenza con il virus. Oggi possediamo molti strumenti per una coabitazione. Basta volerlo. È questo lo scenario futuro che ci aspetta. Dobbiamo ringraziare tutti gli italiani che si comportano in modo attento e prudente, rispettando le regole. Sono la maggioranza”, sottolinea.
Purtroppo “è vero” che in Italia esistono sacche di refrattari al vaccino che sembra difficile da convincere. “Un dato molto positivo che fa ben sperare – osserva – è però l’adesione dei giovani tra i 20 e i 30 anni, il 50% ha completato il ciclo e il 66% ha fatto la prima dose. Un enorme vantaggio perché sono quelli che si muovono di più”.
Oltre 2,5 milioni di ultrasessantenni in compenso non hanno ricevuto neppure una dose. “Il numero degli esitanti in queste fasce decresce molto lentamente e in effetti preoccupa. Proprio loro sono a rischio di sviluppare le forme di Covid più grave”, aggiunge Brusaferro.
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