Lo scoppio della variante Delta ha portato molti dubbi sull’efficacia delle due dosi del vaccino, mettendo in dubbio anche tutta la sperimentazione precedente.
Da quando abbiamo avuto a che fare con questa variante, si sta cercando di trovare una soluzione che sia aggressiva, e potremmo essere molto vicini.
Una terza dose del vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech induce “titoli di anticorpi neutralizzanti contro la variante Delta” di Sars-CoV-2 “che sono più di 5 volte superiori nelle persone più giovani e oltre 11 volte maggiori nelle persone anziane, rispetto a 2 dosi”.
Lo sottolinea Pfizer, nell’annunciare i dati finanziari relativi al secondo trimestre 2021.
Il gruppo Usa e il suo partner tedesco prevedono di “pubblicare dati più definitivi sull’analisi” degli studi in corso sulla cosiddetta dose ‘booster’, che andrebbe somministrata dopo almeno 6 mesi dal termine del primo ciclo vaccinale.
“Tutti i dati – assicurano – saranno condivisi con” le agenzie regolatorie americana ed europea “Fda ed Ema, e altre autorità regolatorie nelle prossime settimane”.
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