Si sta parlando molto dell’inizio del prossimo anno scolastico: anche il virologo, Massimo Galli, ha detto la sua tra vaccinazione agli studenti e scuola in presenza.
“Tutti vogliono la scuola in presenza, tutti ne parlano molto. Io mi auguro che si faccia il necessario perché possa essere così. E ‘quanto è necessario’ passa sì per la vaccinazione dei docenti, ma passa anche per la vaccinazione degli studenti sopra i 12 anni e per l’adozione di sistemi di sorveglianza che consentano di identificare rapidamente i focolai che si dovessero manifestare, soprattutto in situazione come nelle scuole elementari dove i non vaccinati sono, necessariamente, la totalità degli studenti”.
A dirlo è il responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano commentando l’aumento dei numeri della pandemia e i timori connessi.
Per quanto riguarda la necessità di organizzare anche ciò che sta intorno alla scuola per limitare i contagi, come i trasporti, “non ho competenze su questo, ma posso auspicare che qualcuno ci stia finalemente pensando”.
Sull’obbligo degli insegnanti, Galli ribadisce che “il problema è più che altro valutare se una persona non vaccinata sia idonea ad una determinata funzione in un servizio pubblico”, conclude evidenziando la differenza tra gli insegnanti e gli operatori sanitari: questi ultimi “possono mettere in pericolo i propri pazienti, mentre gli operatori scolastici sono loro ad essere messi in pericolo dai loro allievi. Ma comunque la si veda il quadro in questo momento non si giustifica la mancata vaccinazione”.
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