Sileri: “Il rischio zero sulla diffusione della variante Delta del Covid non esiste”
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Sileri: “Il rischio zero sulla diffusione della variante Delta del Covid non esiste”

Il sottosegretario alla Salute ha espresso perplessità sulla finale dei Campionati europei a Wembley, in Inghilterra, in un paese interessato dall'aumento dei contagi.

Pierpaolo Sileri
Pierpaolo Sileri
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24 Giugno 2021 - 14.04


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Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus ha chiarito la non esistenza del rischio zero relativo alla diffusione della variante Delta/indiana del Covid.

Lo si può rallenta ma “il rischio zero non esiste, le varianti entrano anche perché per quanto tu possa limitare i viaggi, bloccare, fare controlli e quant’altro il virus circola e qualunque azione metti in campo è per rallentarne l’arrivo e limitare la diffusione, ma non c’è rischio zero con questo virus che si diffonde così tanto”.

“Dobbiamo innanzitutto cercarle le varianti – ha spiegato – facendo sequenziamento e tracciamento ora che abbiamo una bassa incidenza di casi. Nel mentre dobbiamo andare avanti con la vaccinazione completa perché i vaccini sono efficaci contro le attuali varianti circolanti”.

“Preoccupiamoci il giusto senza eccedere – ha concluso – considerando che, se si guardano i grafici, a fronte di un numero di infezioni non vi è un numero di ricoveri come era 3-4 mesi fa. Più gente si vaccina meno probabile che l’impatto delle varianti possa provocare danni severi”.

Sulla finale dei Campionati europei di calcio a Wembley, Sileri ha detto che “deve essere ben ponderato, perché se nel Regno Unito c’è un andamento dei contagi come quello che stiamo osservando, determinare una mobilità da altri Paesi che hanno un numero di vaccinati inferiori può creare dei problemi”.

“Per quanto tu possa fare i tamponi – ha sottolineato – il problema è di vaccinazione completata. Per minimizzare il rischio forse andrebbe pensata un’altra soluzione. Dico questo oggi, mancano ancora diversi giorni, terrei sotto osservazione la situazione, ma qualche dubbio nel disputare le fasi finali in un Paese interessato da un aumento dei contagi c’è”

“Se l’andamento dovesse continuare ad essere questo o addirittura peggiorare – ha sottolineato – probabilmente dovrebbe essere presa in considerazione un’altra situazione o inserire regole più stringenti come la quarantena per chi rientra dopo aver visto la partita”.

Per quanto riguarda le discoteche, Sileri ha definito “verosimile una riaperture a breve con il green pass, con un numero più limitato di persone e controlli massicci”.  Però “In estate non deve essere un liberi tutti. Le cose stanno andando bene, la situazione è sempre più sotto controllo, ma attenzione: è un fatto che la prevalenza della variante Delta possa creare dei problemi”.

Dobbiamo correre con la vaccinazione – ha aggiunto – che è l’unica cosa che ci permette di mettere all’angolo il virus. Continuiamo ad andare per gradi nel riacquistare la nostra libertà, togliamo la mascherina all’aperto se non c’è assembramento, guardiamo al futuro con ottimismo, andando avanti con la vaccinazione avremo sempre di più la possibilità di pensare ad altro, come la riapertura delle discoteche, il ritorno del pubblico negli stadi. Stadi in presenza al 100%? Non da subito, ma intanto programmiamo un 25 o 50%, magari con il green pass”.

 

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