Asportato tumore record di 24 chili: l'operazione estrema su una donna di 74 anni a Roma
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Asportato tumore record di 24 chili: l'operazione estrema su una donna di 74 anni a Roma

L'operazione addominale è durata otto ore ed è andata a buon fine nonostante l'elevato rischio di complicanze

Operazione in ospedale
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13 Aprile 2021 - 09.46


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Una complessa operazione chirurgica è andata a buon fine su una donna di 74 anni, per asportare un enorme tumore addominale di 24 chili.

L’intervento salvavita è stato eseguito all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, dall’unità ad alta specializzazione di Neoplasie Peritoneali, diretta da Mario Valle.

Alla donna giunta in osservazione al Regina Elena a marzo scorso, inviata dal Policlinico dei Castelli Romani, era stato diagnosticato un sarcoma.

”È andato tutto bene – spiega Valle – ed è stata dimessa in buone condizioni di salute dopo circa 2 settimane”.
L’intervento era ad elevato rischio di complicanze ed è durato oltre 8 ore. “Siamo riusciti ad asportare una massa così grande – evidenzia il chirurgo Fabio Carboni – con il sacrificio di un solo rene ma risparmiando l’intestino e organi come fegato, milza e pancreas.”

Il Regina Elena (Ire) è un centro di riferimento per i tumori complessi e rari.
Già nel 2015 era stato asportato un tumore di 30 chili dalla stessa equipe, e mediamente si effettuano 3-4 interventi all’anno di tumori maxi ( possono andare dai 10 ai 18 kg) all’Ire. Questi tumori possono infiltrare organi vicini come reni, fegato e milza.

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L’abilità è anche nel salvaguardare organi adiacenti.
Il liposarcoma dedifferenziato diagnosticato alla paziente è una delle forme più aggressive della neoplasia. L’incidenza di questi tumori retroperitoneali estremamente rari è di circa 1 ogni 100.000 persone l’anno.

I pazienti vanno trattati in centri specialistici multidisciplinari che prevedono una presa in carico durante tutto il percorso di cura.

La donna ora continuerà ad essere seguita da un’equipe presso l’unità clinica Sarcomi e Tumori Rari ed essere curata con terapie innovative.

I pazienti con queste rare neoplasie, vengono selezionati inoltre per analisi molecolari a cura del Molecolar Tumor Board del Regina Elena, al fine di ricevere cure sempre più personalizzate.

“Questo – conclude Francesco Ripa di Meana, Direttore Generale Ifo (Regina Elena-San Gallicano)- è un ulteriore esempio dell’attività che non si è mai fermata nonostante la pandemia, grazie a procedure e percorsi per garantire massima sicurezza nelle cure ai nostri pazienti fragili”.

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