Il chirurgo plastico De Vita: "Con la pandemia gli interventi estetici sono esclusiva dei ricchi"
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Il chirurgo plastico De Vita: "Con la pandemia gli interventi estetici sono esclusiva dei ricchi"

Il medico: "C'è sicuramente una fascia della popolazione, più debole economicamente, che negli ultimi anni si era avvicinata agli interventi di tipo estetico che ora non ci pensa nemmeno"

Roy De Vita
Roy De Vita
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25 Marzo 2021 - 21.06


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Roy De Vita, noto chirurgo plastico primario della divisione di chirurgia plastica dell’Istituto dei tumori di Roma Regina Elena, ha fatto una riflessione interessante guardando ai numeri delle operazioni di chirurgia plastica in tempi di Covid: “Non c’è stato in questi mesi un calo del lavoro degli interventi, come mi sarei aspettavo, considerata la situazione. Si lavora, almeno per quanto riguarda i professionisti più noti, come in epoca pre-Covid. Ma c’è sicuramente una fascia della popolazione, più debole economicamente, che negli ultimi anni si era avvicinata agli interventi di tipo estetico che ora non ci pensa nemmeno, travolta da preoccupazioni economiche. Anche in questo campo il Covid sta allargando le differenze: in pratica seleziona i nostri pazienti per censo”.
“Ma se è vero che non c’è stata la flessione che ci aspettavamo – spiega il chirurgo  – contesto i dati che sono circolati in questi giorni che indicano addirittura un aumento del 30%. Questo è davvero poco credibile. E, inoltre, non esistono parametri che i consentano di affermarlo con certezza. Mentre possiamo constatare quali difficoltà atroci stiano vivendo molte fasce della popolazione che non pensano sicuramente di spendere dei soldi per la chirurgia plastica. E, dall’altra parte, ci sono anche i chirurghi più giovani e meno conosciuti che stanno lavorando poco. E non è questione di prezzo dell’intervento, perché la scelta del paziente è se fare la spesa o l’intervento. Non si può far passare il messaggio che con il Covid non sia successo nulla nel nostro settore”.
La fascia alta della popolazione “sicuramente non ha risentito economicamente. Ma si tratta di una nicchia. Di una piccola parte che non può certo determinare addirittura un aumento”, conclude De Vita.

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